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31 Ott [12:06]

Okayama, gara 1: vittoria di Tinseau-Nakano

Una gara tirata, incerta fino all’ultimo metro, con colpi di scena e suspence sino al discendere della bandiera a scacchi. A Okayama, la prima frazione dell’unica tappa dell’Asian le Mans Series ha permesso all’appassionato pubblico locale di vedere ben cinque vetture alternarsi al comando della corsa, e di assistere anche a un’avvincente duello, muso contro coda, tra la Bmw M3 e la Porsche 997 per giocarsi il successo tra le GT2. Il trionfo finale, nella prima corsa di tre ore, ha arriso alla Pescarolo di Christope Tinseau e dell’ex pilota Minardi e Prost in F.1 Shinji Nakano. I due sono saliti al comando a meno di dodici minuti dallo scoccare delle tre ore di gara, quando l’Aston Martin ufficiale condotta da Stefan Mucke è rientrata ai box per uno splash&go (protrattosi sino a far perdere all’equipaggio Mucke-Primat un giro per problemi con la carrozzeria nella zona degli sfoghi dell’aria sopra le ruote anteriori).

Sino a quel momento le prime tre vetture in testa alla gara erano separate di circa tre secondi. Dietro la Pescarolo si trovava infatti l’Oreca condotta da Loic Duval. A quattro minuti dal termine l’azzurra vettura della gestita dalla Prodrive ha perso un ulteriore passaggio per sistemare nuovamente la carrozzeria, col risultato di terminare la competizione giù dal podio. Anche l’Audi di Bakkerud, che aveva chiuso in testa la prima ora ed al termine della seconda ora inseguiva i leader Lapierre-Duval staccata di soli dieci secondi, ha regalato emozioni fermandosi ai box per una riparazione volante nell’ultimo minuto di corsa. In testa nei primi venti giri, il poleman Jonathan Cocker aveva preso il largo con la Lola del team Drayson, ma poi, una serie di noie tecniche ne hanno pesantemente rallentato la corsa.

Il verde prototipo inglese ha chiuso sesto, alle spalle della seconda Audi diesel di Albers, Cressoni e Noda. L’italiano è stato autore di un testacoda durante il suo turno di guida. Avvincente la lotta tra Milner e Lieb per la vittoria in GT2. Il giovane americano (compagno di equipaggio di Dirk Muller) è riuscito a resistere al pressing asfissiante del tedesco della Porsche nel finale regalando alla Bmw M3 del Rahal-Letterman la vittoria tra le GT2. Successo a sorpresa per la Lambroghini di Yogo-Iiri in GT1, di pochissimo, solo 15”, davanti alla Bmw vincitrice della classe GT2.

Valerio Faccini


L'ordine di arrivo di gara 1, sabato 31 ottobre 2009

1 - Tinseau-Nakano (Pescarolo-Judd) - Sora – 126 giri – 3.00’24"018
2 - Lapierre-Duval (Oreca-AIM) - Oreca - 6"930
3 - Jarvis-Bakkerud (Audi R10) - Kolles – 1 giro
4 - Mucke-Primat (Lola-Aston Martin) - Aston Martin – 2 giri
5 - Cressoni-Noda-Albers (Audi R10) - Kolles – 4 giri
6 - Drayson-Cocker (Lola-Judd) - Drayson – 5 giri
7 - Nicolet-Hein-Lahaye (Pescarolo-Mazda) - OAK – 10 giri
8 - Toullemonde-Da Rocha-Ibanez (Courage-AER) - Ibanez – 10 giri
9 - Wakisaka-Mitsuyama (Courage-YGK) - Tokai – 11 giri
10 - Yogo-Iiri (Lamborghini) - JLOC – 13 giri
11 - Muller-Milner (BMW M3 E92) - Rahal – 13 giri
12 - Lieb-Henzler (Porsche 997) - Felbermayr – 13 giri
13 - Tsuzuki/Tsuchiya (Aston Martin) - Hitotsuyama – 13 giri
14 - Farnbacher-Simonsen (Ferrari 430) - Farnbacher – 13 giri
15 - Ried-Holzer (Porsche 997) - Felbermayr – 14 giri
16 - Tanaka-Hiranaka (Ferrari 430) - Jimgainer – 14 giri
17 - Aoki-Fujii (Ferrari 430) - Daishin – 15 giri
18 - Kinoshita-Kageyama (Porsche 997) - KTR – 17 giri
19 - Robertson-Robertson-Murry (Ford GT) - Robertson – 18 giri
20 - Lee/Ma/Enge (Aston Martin) - HK – 19 giri

Giro più veloce: Drayson-Cocker 1'21"735

Ritirati:
giro 82 - Berville-Lemeret-Van Dam
giro 38 - Yamanishi-Sakamoto
giro 3 - Kojima-Hori-Kimura
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