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22 Mar [0:46]

PHOENIX - GARA
Tony Kanaan ha una marcia in più
ora è il leader della classifica generale

Tony Kanaan alla vigilia della gara di Phoenix, seconda prova del campionato Indycar, lo aveva detto apertamente: l'ovalino dell'Arizona gli piaceva molto e proprio su questo tracciato aveva vinto lo scorso anno. Battuto nella qualifica dal compagno di squadra Wheldon, il brasiliano si è rifatto in gara. Kanaan è stato autoritario fin dal via quando ha subito guadagnato la prima posizione e, a parte le brevi fasi dei pit-stop, non l'ha più mollata. Una gara apparentemente facile quella di Kanaan, ma in realtà il pilota di Andretti si è dovuto difendere dagli attacchi di Hornish prima e di Dixon poi non perdendo mai la calma e la concentrazione. Neanche in alcune difficili fasi di doppiaggio Tony si è fatto sorprendere dagli avversari. A Phoenix infatti è molto difficile superare, neanche si fosse su un circuito cittadino. Kanaan, ottavo a Homestead, è ora il leader della classifica generale. Hornish, vincitore nella prima gara stagionale, ha commesso un errore, è raro vederlo sbagliare, quando era al secondo posto. Sam ha perso il controllo della sua Dallara e intraversatosi ha colpito leggermente il muro con l'ala posteriore. Hornish voleva ripartire subito, ma ha dovuto attendere l'arrivo dei commissari che lo hanno trainato ai box mandando su tutte le furie Roger Penske per la perdita di tempo. Il pilota americano è poi ripartito, ma staccato di cinque giri. Alle spalle di Kanaan ha così concluso Dixon; il campione del 2003 nelle prime fasi era quinto. Pian piano si è liberato di Castroneves, Scheckter, Franchitti e Wheldon poi ha avuto strada libera da Hornish. Sul terzo gradino del podio è salito l'inglese Wheldon. Il poleman, terzo anche a Homestead, è ormai una grande realtà della Indycar. Quarto Barron, bella la sua rimonta dalle retrovie, che ha preceduto un Manning in costante crescita. Sfortunato Scheckter; era terzo, quando Buhl, già a tre giri di distacco, ha sbattuto contro il muro tra la curva tre e la quattro. Scheckter, che seguiva il pilota americano, ha immediatamente rallentato, ma Franchitti, che era in bagarre con lui, non se ne è accorto (questione di un attimo) e lo ha clamorosamente tamponato proiettandolo contro Buhl, ormai fermo. Franchitti si è subito scusato con lo stizzito Scheckter. Gara sofferta per Castroneves che ha accusato problemi di aderenza ed è subito sparito dalle posizioni che contano. I ritiri altrui e tanta pazienza gli hanno comunque regalato il sesto posto finale. Sul fronte motoristico, la Honda ha pareggiato il conto con la Toyota, prima a Homestead con Hornish. La Dallara invece ha raccolto il secondo successo consecutivo.

La cronaca
Al pronti-via Fernandez imbocca subito la corsia box. Il messicano, al debutto nella Indycar, ha un problema al cambio con la quarta e la quinta marcia. Kanaan scavalca il poleman Wheldon e conduce davanti a Castroneves, Hornish, Dixon, Scheckter, Franchitti, Manning, Herta e Matsuura. Al 10° giro Hornish attacca e supera all'esterno il compagno Castroneves poi al 20° passaggio ha ragione anche di Wheldon. Kanaan vede la sagoma della Dallara biancorossa di Hornish avvicinarsi, terzo è Wheldon poi Castroneves, Dixon, Scheckter, Franchitti, Manning, Herta, Rice, Barron, Matsuura, Takagi, Carpenter, Ray e Taylor. Il brasiliano Castroneves è in difficoltà e Dixon ne approfitta. Il pilota di Penske viene superato anche da altri concorrenti e scivola al decimo posto. Un momento difficile per Kanaan è il doppiaggio di Carpenter, in lotta con Rice. Per almeno una ventina di giri il pilota di Cheever non fa passare il leader della corsa, fatto che provoca l'irritazione del box Andretti/Green. Intanto Scheckter supera Wheldon e passa quarto. Al 70° giro Kanaan fa il primo pit mentre Hornish doppia Castroneves. L'americano di Penske rientra ai box un paio di giri dopo e quando riparte sbaglia e si intraversa rovinando l'alettone. Kanaan è quindi inseguito da Dixon, Scheckter, Franchitti, Wheldon, Herta, Barron, Manning, Castroneves, Takagi e Carpenter. Al 132° giro Carpenter finisce a muro alla curva tre. Le battute finali sono interessanti per il duello che oppone Scheckter a Franchitti per la conquista del terzo posto mentre Dixon tenta di insidiare il leader Kanaan. A 20 giri dal traguardo, l'incidente tra Scheckter e Franchitti (sopra descritto) chiude praticamente le ostilità.

L'ordine di arrivo, domenica 21 marzo 2004

1 - Tony Kanaan (Dallara-Honda) - Andretti/Green - 200 giri
2 - Scott Dixon (G Force-Toyota) - Ganassi - a 0"534
3 - Dan Wheldon (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 6"995
4 - Alex Barron (Dallara-Chevrolet) - Cheever - a 7"322
5 - Darren Manning (G Force-Toyota) - Ganassi - a 7"578
6 - Helio Castroneves (Dallara-Toyota) - Penske - a 8"916
7 - Bryan Herta (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 10"058
8 - Toranosuke Takagi (Dallara-Toyota) - Nunn - a 1 giro
9 - Buddy Rice (G Force-Honda) - Rahal - a 2 giri
10 - Greg Ray (G Force-Honda) - Access - a 2 giri
11 - Kousuke Matsuura (G Force-Honda) - Suzuki/Fernandez - a 2 giri
12 - Mark Taylor (Dallara-Chevrolet) - Panther/Menard - a 2 giri
13 - Scott Sharp (Dallara-Toyota) - Kelley - a 3 giri
14 - Anthony Foyt (Dallara-Toyota) - Foyt - a 3 giri
15 - Sam Hornish (Dallara-Toyota) - Penske - a 5 giri

Ritirati
Fernandez (cambio), Carpenter (incidente), Buhl (incidente), Franchitti e Scheckter (contatto).

Il campionato dopo 2 gare
1.Kanaan punti 77; 2.Castroneves 71; 3.Wheldon 70; 4.Hornish 65; 5.Manning 58; 6.Takagi 56; 7.Dixon 52; 8.Rice 48; 9.Barron 46; 10.Scheckter 44; 11.Herta 43; 12.Sharp 39; 13.Matsuura 38; 14.Ray 36; 15.Buhl 32; 16.Foyt 31; 17.Carpenter e Taylor 30; 19.Franchitti 26; 20.Fernandez 12.