Jacopo Rubino - XPB ImagesLa salvezza della Williams si chiama Latifi. Non parliamo del 25enne Nicholas, per questa stagione promosso a pilota titolare, ma del padre Michael: il miliardario canadese ha erogato un prestito decisivo per la stabilità della scuderia di Grove, la terza più vincente nella storia della Formula 1 ma oggi anche la più pericolante a livello economico. Secondo il quotidiano Telegraph l'entità dell'accordo è di almeno 50 milioni di sterline, quasi 60 milioni di euro, con un'ipoteca di fatto sull'intero team. Se la Williams dovesse arrivare alla bancarotta, in poche parole, Latifi senior ne potrebbe assumere il controllo.
I beni messi a tutela dicono molto, sull'estremo bisogno di liquidità: nel contratto sono incluse infatti sede, terreni, macchinari e persino tutto il patrimonio di vetture storiche, che supera i 100 esemplari, tra cui quelle vincitrici dei titoli iridati. L'intervento di Latifi, avvenuto attraverso la società Latrus Racing legata alla carriera del figlio, è andato a rifinanziare un precedente debito di circa 45 milioni di euro contratto dalla Williams con HSBC. Il colosso bancario londinese, a supporto della compagine di sir Frank già dal 2015, resta coinvolto nella linea di credito.
"Dopo aver considerato varie opzioni, abbiamo adesso concluso il nostro rifinanziamento con un consorzio di creditori. Le trattative sono avvenute alle condizioni del mercato, e il pacchetto di prestiti ci fornisce le risorse necessarie per andare avanti", ha assicurato la vice team principal Claire Williams ad Autosport. Lei stessa, inoltre, ha confermato che a fine 2019 è avvenuta la vendita di un "gioiello" di famiglia: la divisione Advanced Engineering nata per i progetti speciali, anche al di fuori del motorsport, facendo tesoro delle competenze acquisite nel tempo in F1.
I disastrosi risultati sportivi degli ultimi due anni, chiusi in fondo alla classifica costruttori, hanno ovviamente complicato ulteriormente il quadro economico della squadra, quotata alla Borsa di Francoforte. In base alla documentazione pubblica disponibile, al termine fiscale del 30 giugno 2019 le perdite nette erano di circa 25 milioni di euro, circa un terzo di tutte le entrate. L'addio di Lance Stroll (o meglio, di papà Lawrence) verso la Racing Point ha causato la perdita di vari sponsor preziosi, adesso in parte bilanciata da quelli portati in dote dallo stesso Michael Latifi, imprenditore nell'industria alimentare.
Latifi senior, peraltro, dal maggio 2018 detiene il 10% del gruppo McLaren: l'acquisto, per circa 230 milioni di euro, è stato comunque a titolo personale e slegato dal percorso agonistico di Nicholas. Di certo, si capisce quanto sia imponente la sua forza monetaria: se serve a mettere al sicuro la Williams, bene così.