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3 Mag [15:45]

Perez può essere l'anti Verstappen
nella rincorsa al titolo mondiale?

Massimo Costa

Che sia un affare tra piloti Red Bull ormai non c'è più alcun dubbio. La superiorità della RB19 è imbarazzante e ricorda in tempi recenti quella della Mercedes, travolgente dal 2014 al 2020. In quegli anni, Lewis Hamilton e Nico Rosberg hanno battagliato non poco e dopo il ritiro improvviso del tedesco da campione del mondo, è arrivato a fine 2016 Valtteri Bottas. Che ha vissuto stagioni eccezionali, ha vinto gare e segnato pole, ma non è mai stato in grado di impensierire seriamente Hamilton per il successo finale.

Ecco, la sensazione vissuta in questi ultimi due anni, è che Sergio Perez sia, per ora, una copia di Bottas. In alcune circostanze imbattibile, ma troppo altalenante per reggere il confronto sulla distanza con il compagno di squadra dotato di maggior talento, in questo caso Max Verstappen.

Un anno fa, dopo quattro Gran Premi, in testa alla classifica iridata volava Charles Leclerc con 86 punti, Verstappen inseguiva a quota 59, Perez gli era in scia con 54. Vicinissimi. L'olandese aveva allungato nelle due gare seguenti, ma nel settimo appuntamento a Montecarlo, Perez vincendo si era riportato sotto a Verstappen, a meno 15 punti. Dopo di che, il pupillo di Helmut Marko ha salutato la compagnia guadagnando prepotentemente punti non senza qualche velata polemica lanciata dal messicano riguardo una serie di sviluppi che avrebbero favorito il campione del mondo.

Quest'anno, al quarto Gran Premio disputato, davanti a tutti non c'è una Ferrari, il dominio Red Bull è certificato con Verstappen leader con 93 punti inseguito da Perez con 87 e più lontano Fernando Alonso con 60 lunghezze. Dunque, tra i due piloti Red Bull il divario è di appena 6 punti. Verstappen non appare affatto impensierito, lo svolgimento dello scorso campionato lo può rassicurare. La domanda, però, è se Perez ha compiuto passi in avanti tali da potergli consentire di imbastire un confronto serrato coll compagno.



Si potrebbe dire che dopo 239 gare svolte in F1, Perez non ha più margini di miglioramento. Ma non è proprio così. Per la prima volta in carriera, ovvero da quando nel 2021 è approdato in Red Bull, Perez si ritrova nel box un collega fortissimo dal quale può apprendere segreti di cui prima, nonostante l'alto numero di GP a cui ha partecipato, non ne conosceva l'esistenza. Nel 2021 si è adeguato a una vettura ben diversa, costruita su misura per Verstappen, nel 2022 la musica non è cambiato, ma ha tentato di avvicinarsi al leader del team riuscendoci soltanto nella primissima parte di stagione.

Nel 2023, la Red Bull RB19 si avvicina alle caratteristiche di guida di Perez. Dunque, cosa ci riserverà Perez? Si sarà affinato ulteriormente per affrontare Verstappen alla pari? La prestazione offerta a Baku è stata notevole e se nella gara Sprint la sua vittoria era stata in un certo senso favorita dal contatto di Max con George Russell che aveva rallentato la RB19 numero 1, nel Gran Premio il messicano ha tenuto un ritmo infernale. D'accordo, c'è stato l'errore al pit-stop che ha penalizzato Verstappen, ma in altri tempi Max avrebbe recuperato quel secondo e mezzo di svantaggio con facilità e superato senza tanti complimenti il compagno. Ma domenica scorsa, questo non si è verificato, Perez ha risposto giro dopo giro ai tempi cronometrici del rivale/amico meritandosi il successo.

Quest'anno, Perez in qualifica ha colto il secondo tempo a Sakhir, la pole a Jeddah, è partito ultimo a Melbourne per via di una serie di errori costellati da problemi ai freni, poi è risultato terzo a Baku. E in gara, ha raccolto rispettivamente un secondo, un primo, un quinto e nuovamente la prima posizione. Verstappen si è preso la pole a Sakhir e Melbourne, è partito 15esimo a Jeddah per un problema tecnico, e secondo a Baku. In gara ha firmato due vittorie e due secondi posti. Un ruolino di marcia quasi simile a quello di Perez, che ha come unico inciampo la quinta piazza in Australia.

Questo fine settimana, in calendario c'è il tracciato cittadino di Miami. Nel 2022 la prima fila era stata tutta Ferrari con Leclerc e Sainz, la seconda era andata a Verstappen e Perez, divisi da 45 millesimi. In gara, era andato tutto bene per l'olandese vincitore davanti alle due Ferrari, mentre il messicano aveva concluso soltanto quarto. Miami potrebbe rappresentare la svolta per Perez e forse potremo capire se ha veramente  i "numeri" per mettere in difficoltà il due volte iridato.

RS Racing