Da Imola - Michele Montesano
Peugeot è legata a un doppio filo con l’Italia nel FIA WEC. Se a Monza, quasi due anni fa, la Casa francese aveva portato a battesimo la sua Hypercar priva di alettone posteriore, toccherà a Imola fare da palcoscenico al debutto della nuova 9X8 LMH rivista sul lato aerodinamico. La pioggia, che ha accolto le squadre del Mondiale Endurance sul circuito in riva al Santerno, non ha spaventato di certo i meccanici Peugeot che hanno mostrato orgogliosi le loro due Hypercar in pitlane.
La 6 Ore di Imola sarà sicuramente la gara della verità per la nuova 9X8. Le aspettative sono decisamente alte, ma altrettanto lo sono le incognite. Gli sviluppi non hanno riguardato solamente l’introduzione dell’alettone posteriore, ma tutta l’aerodinamica della vettura è stata rivista oltre all’utilizzo di pneumatici con differenti dimensioni per uniformarsi alla concorrenza.
Visibilmente soddisfatto, nell’osservare le vetture salire fin dalle prove libere in posizioni di classifica più elevate, il Direttore Tecnico Olivier Jansonnie ha raccontato le fasi dello sviluppo della 9X8: “Seguendo sia la stagione sportiva che l’evoluzione del progetto della nuova LMH, lo scorso anno i nostri tecnici sono stati costretti a un lavoro enorme. Lo sviluppo della 9X8 2024 ha beneficiato anche di ciò che abbiamo imparato in pista nell’arco del campionato, sia in termini di affidabilità che di prestazione e conoscenza degli pneumatici. Solamente a metà del 2023 abbiamo iniziato a girare in pista con un muletto per dar via allo sviluppo vero e proprio”.
Jasonnie ha quindi proseguito: “Abbiamo effettuato oltre 8.000 km di test tra i circuiti di Le Castellet, Portimão, Alcaniz per poi concludere nuovamente sul tracciato francese. La preparazione è stata dura e non siamo stati esenti da problemi, ma nella fase di sviluppo è la normalità. Sicuramente ci siamo preparati meglio rispetto lo scorso anno effettuando più sessioni di durata”.
Il Direttore Tecnico Peugeot ha spiegato brevemente le aree di lavoro: “Innanzitutto si è deciso di adottare pneumatici con un’impronta a terra diversa tra anteriore e posteriore, solamente dopo si è lavorato sull’aerodinamica. Oltre l’ala posteriore, anche l’intera carrozzeria è stata modificata per riequilibrare il bilanciamento aerodinamico complessivo della vettura. Pur mantenendo un aspetto familiare con la precedente, la nuova 9X8 è totalmente diversa. Inedito anche il fondo piatto, per il medesimo motivo, mentre lo chassis è lo stesso”.
Infine, pur non trattandosi di un modello completamente inedito, Jasonnie si è detto cauto non sbilanciandosi troppo: “A differenza della 9X8 2023 che, nel corso della stagione è stata costantemente ottimizzata, della nuova vettura abbiamo dovuto imparare nuovamente tutto. Oltre all’assetto, cambia la temperatura di utilizzo e l’usura degli pneumatici. Ciò nonostante, quello che abbiamo appreso in questi due anni sicuramente ci aiuterà a progredire ulteriormente con la nuova LMH. Siamo certi di aver migliorato, ma solamente la pista ci darà il verdetto finale”.
Anche il pilota Peugeot Mikkel Jensen si è detto soddisfatto dell’evoluzione fatta sulla 9X8: “È sicuramente un grande passo in avanti. Innanzitutto il posteriore è più stabile ciò consente di migliorare la gestione delle gomme che, a sua volta, si traduce in prestazioni più elevate”.
Loïc Duval ha confermato le sensazioni di Jensen: “Credo che le dimensioni degli pneumatici dello scorso anno avessero un effetto negativo sulla trazione. Con le nuove specifiche le gomme non si surriscaldano a beneficio della trazione. Al posteriore abbiamo una sezione più ampia, questo si traduce in una velocità d’ingresso e d’uscita in curva maggiore. Nel complesso la 9X8 è ora più prevedibile e soffre meno il calo di ritmo durante lo stint. Non ci resta che scoprire quale sarà il nostro livello di competitività in pista rispetto la concorrenza”.