16 Dic [11:03]
Piloti ticinesi da Grand Prix,
400 pagine tutte da leggere
Natale anticipato per ogni sportivo ticinese. Vittorie da prime pagine internazionali, imprese poco note, sconfitte brucianti e auto ferme ai box: attorno a questi paletti, l’autore Giorgio Keller ha seguito una quarantina di traiettorie accomunate da un legame comune al sud delle Alpi. «Piloti ticinesi da Grand Prix - 111 anni di emozioni» (Fontana Edizioni) è un nuovissimo libro che esce i primi giorni di dicembre, ricco di ben 400 pagine che ci conduce lungo questi viaggi nella storia di un’attività iniziata all’inizio del secolo scorso, raccontando in modo coinvolgente le gesta, gli episodi di vita e di avventure che hanno fatto del nostro cantone quello che più di tutti ha forgiato corridori di Gran Premi (GP), Motomondiale o alla 24 Ore di Le Mans.
A introdurre ogni biografia un sommarietto che incuriosisce e proietta nel cuore della vicenda sportiva del protagonista di turno, di cui l’autore, oltre alla carriera, tratteggia origini e personalità, completandolo con aneddoti, amicizie, legami e rotture di motore. I giri della vita insomma: un mosaico di vissuti, incontri e – nel vero senso del termine – scontri che costellano le cronache di queste vite spinte ai limiti. Ritratti che si espandono e vengono collocati in un contesto più ampio della storia dello sport motoristico, e di quella con la S maiuscola.
C’è Pierino Primavesi, che con la sua auto da venti CV nel 1908 si recò da Lugano in Russia (e ritorno) su strade prevalentemente sterrate per partecipare al GP Pietroburgo-Mosca: raggiunse la Piazza Rossa sesto, dopo 11 ore. Poi Lepori, Pedrazzini, Caracciola, Volonterio e Moser arrivando a Clay Regazzoni, lo svizzero di maggior successo in F1 coi suoi cinque successi al di là degli svariati incidenti che gli valsero il soprannome di indistruttibile, oltre alle vicissitudini anche dopo i tragici fatti di Long Beach che lo lasciarono paraplegico. C’è un reportage dell’autore medesimo che virtualizza il sogno di compiere qualche giro al volante di una Brabham F1 con tanto di racconto dell’impaccio di guidare tal macchina da parte del comune mortale. Ma non vengono lasciati lungo il tracciato neanche i diversi Loris Kessel, Franco Forini o Andrea Chiesa!
Clay Regazzoni? No, non c’è stato solo lui. Oltre alle quattro ruote, il Ticino ha proposto esponenti anche nel Motomondiale come gli eccellenti Pantellini-Mazzoni (sidecar), oppure Sergio Pellandini, Oliver Petrucciani, Claudio Vanzetta, Giancarlo Cavadini fino a Roberto Rolfo, tutti andati a punti, rispettivamente fino a vincere Gran Premi. Senza dimenticare gli anni d’oro del karting ticinese culminati con l’unico titolo mondiale svizzero da parte di Edgardo Rossi nel ’67.
Un settore a parte lo costituisce la prestigiosa 24 Ore di Le Mans con una ventina di capitoli passati in rassegna. Tra questi Tommy Spychiger, gerente del Bar Galleria nel centro di Lugano, dove negli anni ’60 una combriccola di giovani (tra cui Regazzoni e Silvio Moser) si ritrovava a “filosofeggiare” attorno a macchine e scappamenti; e Lilian Bryner, una delle presenze ticinesi di maggior successo in assoluto e tra le migliori racing ladies del mondo. Molte altre sono le storie da scoprire, racchiuse in un lavoro accurato, cronologico, ben documentato, con ricostruzioni precise e narrate con passione.
Un libro anche tutto da guardare: le innumerevoli immagini – ben oltre il migliaio! – sono un corredo straordinario, testimonianza di epoche passate e recenti con poster, locandine, illustrazioni, schizzi di progetti, dediche, materiale promozionale. E foto, ovviamente, in cui si trova traccia di una geografia familiare che si trasforma, così come fa lo sport, di cui vediamo i cambiamenti nelle tipologie di gara e nei percorsi e l’evoluzione tecnica dei veicoli. Ma gli scatti più belli raffigurano questi temerari amanti delle sfide: volti immortalati in pista per l’obiettivo o colti tra l’emozione di podi, microfoni e pubblico, o ancora celati da caschi e abitacoli nella concentrazione necessaria ad affrontare sorpassi, chicane e traguardi sportivi e umani.