FIA Formula 3

Non l'hanno visto arrivare
Fornaroli nell'olimpo dei grandi

Massimo Costa - Dutch Photo Un italiano che conquista un campionato internazionale di alto livello non lo si vedeva dal 2013...

Leggi »
Rally

Rally del Galles
Paddon vince e vede il titolo, Mabellini 2°

Michele Montesano Corsi e ricorsi storici. Nel 2007, proprio in Galles, iniziava l’avventura internazionale nei rally di Hay...

Leggi »
World Endurance

Austin – Gara
AF Corse porta al successo la Ferrari

Michele Montesano Da Monza ad Austin passando per Maranello. Dopo il trionfo del GP d'Italia in Formula 1, il Cavallino ...

Leggi »
formula 1

Penalità assurda per Magnussen
E ora rischia di saltare Baku

I commissari sportivi della Formula 1 hanno qualche conto in sospeso con Kevin Magnussen. Sono prevenuti nei suoi confronti? ...

Leggi »
FIA Formula 3

Clamoroso, Minì squalificato
Pressioni gomme non regolari

Colpo di scena a Monza, Nelle verifiche post gara, la monoposto di Gabriele Minì, del team Prema, è stata squalificata in qua...

Leggi »
formula 1

Capolavoro Ferrari e Leclerc
McLaren gestisce male i piloti

Ci si doveva inventare qualcosa per sconfiggere le due McLaren e il team Ferrari ha trovato la chiave giusta. Arrivare al tra...

Leggi »
25 Giu [10:09]

Pit-stop F1, la FIA li rallenta:
nuove misure dal GP d'Ungheria

Jacopo Rubino - XPB Images

Certi pit-stop da record Formula 1 potrebbero diventare impossibili da battere: a partire dal Gran Premio d'Ungheria del 1° agosto, saranno applicate alcune misure per rallentare i cambi gomme. L'obiettivo è di garantire maggiore sicurezza. Il timore emerso è che, in nome della massima rapidità cercata dalle squadre, certe fasi delle soste siano oggi più "automatizzate" di quanto dovrebbe essere previsto, con il rischio di pneumatici non montati correttamente.

In una direttiva tecnica inviata dalla FIA alla vigilia del Gran Premio di Stiria, la TD22A, si specifica che dalla gara di Budapest i sensori di controllo utilizzati dovranno includere un tempo di reazione umano: 0,15 secondi dopo il fissaggio del dado ruota compiuto dai meccanici, e altri 0,2 secondi da quando la vettura viene fatta scendere dal carrello fino al segnale di via libera per il pilota. Una ripartenza sotto il limite potrebbe essere considerata anticipata, mentre un ok sotto gli 0,15 secondi dal serraggio del dado non verrebbe validato, e l'operazione andrebbe ripetuta dal meccanico incaricato.

L'equipaggiamento delle scuderie di F1 include sensori che verificano l'effettivo completamento di ogni passaggio al cambio gomme. Quando tutte e 4 le ruote sono state montate, si attiva il segnale per rilasciare la macchina dal sollevatore. Si è però fatto strada il sospetto che in alcuni team i processi siano ormai tanto estremi da far scattare il segnale ancor prima che l'operazione sia realmente terminata. La direttiva si riferisce all'articolo 12.8.4 del Regolamento Tecnico, dedicato proprio all'attrezzatura per il pit-stop, in cui si afferma: "Ogni sensore può agire solo passivamente".

Non è menzionata un scuderia in particolare, ma in questo campo la Red Bull è indubbiamente la numero uno. Dal 2018 domina la classifica del DHL Fastest Pit Stop Award, e anche nel 2021 ha realizzato i 6 cambi gomme più veloci del campionato: in Francia 2"04 cronometrati per Sergio Perez, in Bahrain era arrivata addirittura a 1"93 sulla vettura di Max Verstappen.

Il rallentamento portato dalla direttiva FIA si aggirerebbe sui tre decimi e mezzo, senza quindi pregiudicare la spettacolarità delle soste, ma si tratta di un giro di vite significativo. Dopo l'abolizione a fine 2009 dei rifornimenti di benzina, che dettavano i tempi di fermata, il momento cambio gomme si è fatto sempre più cruciale: per guadagnare decimi (o magari solo centesimi) i team hanno costantemente affinato il disegno dei dadi, modificato le pistole e altre attrezzature, così come i rispettivi procedimenti. Anche imparando dagli errori.
RS Racing