12 Mar [16:48]
Racing Point, un nuovo inizio:
a Melbourne macchina già evoluta
Jacopo Rubino - Photo4
Il Gran Premio d'Australia segna a tutti gli effetti il debutto in Formula 1 della Racing Point, che raccoglie l'eredità della Force India. Le prove invernali sono state vissute sottotono, con riferimenti cronometrici e numero di giri (625 totali) che metterebbero la scuderia di Silverstone solo al di sopra della zoppicante Williams. Ma il responsabile Otmar Szafnauer rassicura: "Ci sono stati tanti aspetti positivi, e la macchina che vedrete a Melbourne sarà abbastanza diversa. Abbiamo preso la decisione di riservarci più tempo possibile per lo sviluppo per essere più competitivi alla prima gara, e questo ha significato essere un po' più indietro durante i test. Crediamo che questo approccio possa ripagarci sul lungo periodo".
Del resto, sotto la vecchia proprietà di Vijay Mallya (e i suoi guai giudiziari), l'ex Force India è stata capace di veri miracoli sportivi a fronte di budget inferiori alla concorrenza: quarta nel 2016, quarta nel 2017, sarebbe stata quinta nel 2018 senza i 59 punti azzerati alla vigilia del weekend di Spa, il primo con la gestione del consorzio diretto da Lawrence Stroll. Ma l'estate si era rivelata decisamente tumultuosa, persino con il rischio di bancarotta.
Adesso si scrive un'altra pagina. "Iniziamo il 2019 con una nuova identità e nuova energia. Ci sono stati degli investimenti, ma ci vorrà tempo perché possano tradursi in prestazioni in pista. Per buona parte la RP19 è stata progettata prima della compravendita della squadra", ricorda Szafnauer, "per cui sarà un anno di transizione. Il desiderio è lottare ancora al vertice del gruppo centrale. Sappiamo che non sarà facile, la situazione a metà griglia sembra la più combattuta da parecchio tempo, con pochi decimi a separare diverse macchine. A Melbourne mi piacerebbe poter battagliare per la zona punti, di sicuro è l'obiettivo di questo primo weekend".
La line-up sarà composta dall'ormai esperto Sergio Perez, presenza fissa dal 2014 e capace di svariati exploit, affiancato da Lance Stroll, figlio del grande capo. Il canadese riparte dopo un 2018 da incubo in Williams. "Lo scorso anno è stato faticioso, soprattutto fuori dai circuiti, ma ora mi sento rilassato", racconta il messicano. "Con la macchina mi trovo già bene", afferma invece il canadese, "ma non arrivo con aspettative precise. Rimangono tante incognite. Prenderemo ciò che viene, cercando di migliorare ad ogni sessione".