9 Giu [10:46]
Red Bull, la fiducia di Marko:
"Siamo i primi rivali della Mercedes"
Jacopo Rubino
Sarà la Red Bull a recitare il ruolo di anti-Mercedes? Helmut Marko, consulente della squadra anglo-austriaca, si è detto molto ottimista per il via del campionato 2020 di Formula 1: "Saremo in una fase di sviluppo completamente diversa rispetto ai test. Anche con il motore abbiamo saltato direttamente un passaggio e avremo più prestazioni", ha dichiarato all'emittente tedesca RTL.
"In passato il nostro problema principale è stato di non essere competitivi fino a metà anno. Ma questa volta si inizia proprio a metà anno, e la nostra preparazione è stata migliore", ha aggiunto. "Con la Honda ora abbiamo anche un motorista competitivo, abbiamo imparato dagli errori". Senza dimenticare che i primi due Gran Premi del calendario saranno sul circuito di casa a Spielberg, dove Max Verstappen si è aggiudicato la vittoria nel 2018 e nel 2019. E secondo Marko la power unit giapponese si comporta benissimo alle elevate altitudini, come i 700 metri del Red Bull Ring.
Il guanto di sfida alle Frecce d'Argento, insomma, è lanciato: "Ci consideriamo i rivali più seri". Anzi, Marko ricorda che la Mercedes "non è mai stata forte", sul tracciato della Stiria, "e ha sempre avuto problemi". È vero senza dubbio per le ultime due edizioni, con un doppio ritiro per noie tecniche (2018) e timori di surriscaldamento (2019).
Sono toni opposti alla prudenza Ferrari, espressa dal team principal Mattia Binotto che si aspetta una partenza in salita per la Rossa, almeno in attesa degli aggiornamenti per la SF1000. Ma quanto c'è di vero in certe parole, e quanta pretattica, magari solo per disorientare gli avversari?
Lo stesso Marko riconosce: "Non conosciamo gli esatti rapporti di forze. I test confondono e a Melbourne non abbiamo girato. Sappiamo soltanto che la Ferrari non era al livello di Mercedes e Red Bull, ma forse sono riusciti a recuperare". Le posizioni di vertice, a suo parere, resteranno comunque riservata a queste tre scuderie: "Non credo che un team di metà gruppo possa vincere. Magari si avvicinerà, ma niente di più".