30 Nov [22:09]
Red Bull o un anno sabbatico:
Perez fa il punto in ottica 2021
Jacopo Rubino - XPB Images
Tutto o niente, Red Bull o anno sabbatico. Il 2021 di Sergio Perez, al momento, rimane in bilico fra questi due scenari. Lo ha detto lui stesso. In una videconferenza in lingua spagnola, il pilota messicano ha parlato con i media del suo Paese: niente annunci concreti, solo un riepilogo della situazione all'indomani del podio perso in Bahrain per un guasto alla power unit nelle fasi finali. Sarebbe stata la seconda top 3 consecutiva dopo quella in Turchia, adesso gli restano ancora due gare da disputare con la Racing Point, che ha deciso di sciogliere il contratto per ingaggiare Sebastian Vettel.
Ma "Checo" qualche punto fermo lo ha messo. Ad esempio, non considera impegni al di fuori della Formula 1: "In questo momento non ci sono altre categorie che mi interessino". Ha svelato che avrebbe l'opportunità di diventare collaudatore di una scuderia di vertice (ci sono voci sulla Ferrari), ma ammettendo: "Non sono molto convinto di viaggiare a tutte le gare come riserva. Con un calendario di 23 Gran Premi, sarei lontano da casa, dalla famiglia, e senza nemmeno girare in pista".
Il nodo è sempre l'eventuale chiamata Red Bull, se venisse appiedato Alex Albon. È stato proprio il thailandese a ereditare ieri il terzo posto a Sakhir. "Sergio sta facendo il miglior lavoro possibile per rimanere in considerazione", ha confermato Christian Horner, responsabile della scuderia anglo-austriaca. Ma una decisione su chi affiancherà Max Verstappen, è stato ribadito, verrà presa solo dopo il round conclusivo di Abu Dhabi.
Perez, in ogni caso, si è detto pronto ad una stagione di pausa: "Non sarebbe un problema, ho già delle opzioni per tornare in F1 nel 2022, quando le regole cambieranno molto. Non ne risentirei più di tanto, grazie alla mia esperienza in 100 o 200 giri sarei di nuovo al mio massimo livello".
L'anno sabbatico, definito il piano B, servirebbe a riflettere meglio sulla strada da prendere. "Potrei capire cosa fare della mia vita, se rientrare con un buon progetto. O magari potrei ritirarmi definitivamente". Se succedesse, Sergio lo farebbe a testa alta: "La carriera che ho avuto, per le auto che ho avuto, credo sia stata molto buona". E in quale direzione andrebbe, appeso il casco al chiodo? "Ho sempre pensato ad un ruolo imprenditoriale, lontano dall'automobilismo".