Jacopo Rubino - XPB ImagesIl rapporto fra Daniel Ricciardo e la Renault corre su due binari, fra il presente e un futuro da decidere. Nella stretta attualità, come altri piloti di Formula 1 anche l'australiano ha accettato un taglio salariale, di fronte all'emergenza Coronavirus. Lo ha confermato il team principal Cyril Abiteboul, intervistato dal quotidiano L'Equipe: "Ne abbiamo già parlato, Daniel è accordo". Un gesto doveroso, visti i
congedi del personale nella sede britannica di Enstone e la riduzione dell'orario lavorativo nel reparto motori di Viry-Chatillon.
Ingaggiato a partire dal campionato 2019, l'ex alfiere Red Bull è uno dei nomi più pagati della griglia: circa 25 milioni di dollari a stagione. Nell'estate di due anni fa, al momento della firma, serviva del resto anche la leva economica per convincere Ricciardo a tentare la sfida in un'altra scuderia, per giunta non ancora in grado di lottare per il successo.
Lo scorso anno è stato però più difficile del previsto, tra alcuni problemi di affidabilità e lo stesso Ricciardo che non ha trovato subito il feeling in macchina: la Renault ha chiuso quinta fra i Costruttori, alle spalle della McLaren dotata della stessa power unit. Una piccola onta, di certo un passo indietro rispetto alla quarta posizione del 2018, quando c'era la speranza che il distacco dalle big (le solite Mercedes, Ferrari e Red Bull) fosse destinato a ridursi.
Senza progressi significativi, Ricciardo potrebbe essere spinto a guardarsi in giro, ma ad oggi le alternative non appaiono numerose. Il rinnovo del contratto in scadenza a fine 2020 sembra l'opzione più plausibile, ma questa fase di stop rende più complicato intavolare la trattativa. "In una stagione normale avremmo già cominciato a lavorarci su, valutando le prestazioni di Daniel nelle prime gare", ha ammesso Abiteboul. "Invece non abbiamo ancora messo le ruote in pista, siamo alla cieca, ma dobbiamo pianificare. Potremmo dover compiere delle scelte senza che il Mondiale sia partito".
Il manager francese, comunque, ha fatto capire di essere pronto a qualsiasi eventualità. Anche a quella che Ricciardo possa lasciare: "Sarebbe un problema solo se avvenisse a sorpresa. Ma è per questo che ne discutiamo e abbiamo una driver academy". Per la cronaca, il programma giovani Renault ha le sue punte in Guanyu Zhou, già tester, e Christian Lundgaard. Entrambi saranno al via della Formula 2. Possono sognare una futura promozione?