27 Mag 2018 [22:42]
Ricciardo e la forza di non arrendersi
"Ho pensato, proviamoci lo stesso"
Massimo Costa - Photo 4
No, non poteva essere vero. Davanti a tutti nelle tre sessioni di prove libere, autore di un giro di qualifica da brividi, al via della gara se ne era andato con veemenza finché il mondo non gli è crollato addosso. Quella perdita di potenza, la sensazione che tutto stava per finire; ancora una volta il Principato di Monaco avrebbe incoronato qualcun'altro. E no, questa volta non doveva accadere: "Solitamente non sono superstizioso, ma quando la potenza è calata mi è sembrato di vivere una specie di maledizione. Però, non mi sono arreso e ho detto, andiamo avanti, proviamoci". Tanto non c'era nulla da perdere. Se la power unit resisteva, la vittoria non era utopia, in caso contrario sarebbe arrivato il ritiro.
Ricciardo ha proseguito: “Ho cercato di affrontare un problema alla volta. Avevo meno potenza, ma era gestibile su un circuito come Monaco. Poi, anche i freni posteriori hanno iniziato a non lavorare a dovere. Ho spostato la ripartizione sull’asse anteriore del sette per cento provando a riadattarmi alla guida giro dopo giro. Penso che questa è stata la mia vittoria più complicata perché ogni giro completato rappresentava un successo, per questo provo una soddisfazione enorme. Ora festeggerò con i miei amici che sono venuti a Monaco, visto che loro si stanno divertendo da giovedì. Ma questa sera ci sarò anche io”.
Christian Horner ha aggiunto: "Un giro dopo il primo allarme arrivato dalla MGU-K, abbiamo ritenuto che era impossibile andare avanti. Però, ci siamo guardati e abbiamo detto, proviamoci, andiamo avanti. Abbiamo fornito a Daniel tutto il supporto possibile, ma è stato lui a gestire e a guidare una gara incredibile, mi ha ricordato Michael Schumacher nel Gran Premio di Spagna del 1994”. In quella occasione, il tedesco della Benetton arrivò secondo con il cambio bloccato, mentre Ricciardo, oltre ai problemi sopra citati, ha anche dovuto fare a meno di due delle otto marce a disposizione.