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5 Ago 2009 [22:36]

Robert Kubica torna in kart

Da lunedì fino a oggi Robert Kubica ha alternato le sue giornate tra lunghe sessioni di guida in pista e lavoro da officina ai box. E’ parso instancabile, tra lo stress atletico di un mezzo in grado di raggiungere i 160 km/h a 3 cm dall’asfalto e con sollecitazioni in curva a volte superiori anche ad una Formula 1 ed il lavoro certosino nella messa a punto di telaio e motore. Il tutto insieme ai meccanici. Come uno di loro. Robert Kubica non si è risparmiato in questa tre giorni di Sarno (SA), sul Circuito Internazionale Napoli, la pista che quest’anno raggiunge i 10 anni di eventi internazionali Karting e che lo ha visto protagonista in gara dal 1996 al 1999 quando era solo un bambino.

Classe 1984, da Krakovia, pilota della BMW-Sauber F1, Kubica ha voluto trascorrere alcune delle sue giornate libere dalla Formula 1 al volante di uno dei kart della sua neonata linea, la RK. Non una sgroppata tanto per tenersi in forma, come fece Michael Schumacher e sempre a Sarno nel dicembre 2003. No, Kubica guarda con grande interesse allo straordinario evento che sarà di scena sempre sulla pista campana dal 3 al 6 settembre prossimo, la Coppa del Mondo CIK-FIA accreditato come l’appuntamento più prestigioso del calendario internazionale Karting.

“Per il momento sono iscritto anch’io – ha spiegato Kubica – ma deciderò solo all’ultimo momento se partecipare o meno. Proprio come Schumacher in vista del suo rientro in F.1, sono anch’io impegnato a perdere peso e sul Kart incide anche di più rispetto alla Formula 1”.

La Formula 1 che recentemente ha visto l’annuncio del ritiro nel 2010 proprio della sua squadra, la BMW.

“Certo è un momento delicato – ha commentato il polacco – ma devo dire che il problema tocca relativamente i piloti. Sia io che il mio compagno Heidfeld non credo che avremo difficoltà a trovare un volante. Sarà invece molto più difficile trovare nuovi sbocchi per le centinaia di persone impegnate professionalmente nella struttura. Una squadra di Formula 1 è un’azienda e quando va in crisi sono gli addetti a pagarne le conseguenze”.

A Sarno, però, non si è parlato di Formula 1, ma di mescole, miscele, pressioni e tempi sul giro del kart. Oggi, ad esempio, Francesco Laudato, il pluri-iridato pilota della vicina Cava de’ Tirreni (SA) ha dettato il ritmo con il tempo di 1’04.6, un riscontro al quale Kubica non è riuscito ad avvicinarsi per meno di mezzo secondo.

“Per me sono innanzitutto momenti di relax – continua Kubica – Laudato è uno dei top driver della categoria e per il momento non posso avvicinarmi coi tempi. Poi io sono alto 185 cm ed ancora non ho trovato la posizione più corretta per il sedile”.

“Devo dire poi che la pista è completamente diversa da quando ci correvo io. Erano gli anni in cui qui battevo il mio amico Hamilton o Rosberg. Ora è quasi un autodromo, 1.699 metri sono tanti. E’ poi difficilissima per il set-up, perché c’è tutto dal veloce, alle curve in appoggio, dai tratti misti, ai più lenti. Devo dare atto al titolare, Giuseppe Sorrentino, di aver fatto una lavoro fantastico”


Dopo aver apprezzato la cucina del ristorante del Circuito oltre ad aver trascorso anche una serata in Costiera Amalfitana in compagnia di Laudato e con le rispettive fidanzata e moglie al seguito, Kubica ha lasciato la pista così come c’era arrivato lunedì pomeriggio. Alla guida di un furgone carico di attrezzi, ricambi e kart completo ed in compagnia della fidanzata Edyta, sua immancabile e paziente accompagnatrice.

Nella foto, Robert Kubica
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