14 Feb [18:15]
Shakedown a Magny-Cours
Ghiotto il più veloce con Campos
Jacopo Rubino
Test invernali, per davvero. Una definizione che calza a pennello con l'attesissimo shakedown della nuova Formula 2 andato in scena a Magny-Cours: martedì i team sono arrivati trovando una copiosa nevicata, oggi i bordi della pista erano ancora imbiancati. Una cornice senza dubbio suggestiva, ma non certo l'ideale per accumulare chilometri ed esperienza con una macchina tutta da scoprire. La prima, per giunta, a portare concretamente in azione il sistema Halo a protezione dell'abitacolo, in anticipo di due settimane sulla F1.
Le dieci squadre iscritte al campionato 2018 hanno utilizzato un singolo esemplare dell'ultima monoposto Dallara: alcune hanno alternato i propri alfieri, altre si sono affidate ad un solo pilota. È il caso della Campos, che con il nostro Luca Ghiotto ha ottenuto il miglior crono in 1'24"404. Ovviamente nel pomeriggio, quando grazie ad un po' di sole (e temperature salite attorno ai 7 gradi) è stato possibile montare le gomme slick. Non è un confronto significativo, visto il meteo e lo scopo di questa giornata, ma l'ultima volta in cui la GP2 ha gareggiato su questo circuito, nel 2008, Bruno Senna siglò la pole-position in 1'22"250.
A 334 millesimi da Ghiotto ha concluso Sergio Sette Camara, portacolori Carlin: il brasiliano ha preso il volante nel segmento pomeridiano, ereditando il testimone da Lando Norris che era stato il più rapido di tutti al mattino. La prestazione del britannico, 1'47"774, testimonia le condizioni decisamente meno favorevoli. Terza piazza per Nicholas Latifi con la DAMS, seguito dal rookie Maximilian Gunther fresco di ingaggio alla Arden. Più fortunato il tedesco rispetto al compagno Nirei Fukuzumi, all'opera fino alla pausa pranzo.
La Trident, la prima al mattino ad effettuare un vero run con gomme da bagnato, ha alternato Santino Ferrucci e Arjun Maini, rispettivamente autori del quinto e del nono tempo. Rotazione anche per la ART Grand Prix (prima Jack Aitken, poi George Russell) e per la debuttante Charouz, che ha schierato l'altro italiano Antonio Fuoco e lo svizzero Louis Deletraz. Artem Markelov, "capitano" di Russian Time, ha terminato ottavo. Con la MP Motorsport, curiosamente, si è rivista al lavoro una vecchia conoscenza come Daniel De Jong, che vanta 90 presenze in GP2 e la cui famiglia di fatto è proprietaria storica della compagine olandese.
Qualche difficoltà in più del previsto per la Prema: la scuderia veneta, dopo il primo installation lap, ha dovuto sostituire il propulsore Mecachrome. Difetti di gioventù costati soprattutto a Nyck De Vries, costretto poi a guardare il compagno Sean Gelael.
Mercoledì 14 febbraio 2018, mattino
1 - Lando Norris - Carlin - 1'47"774
2 - Nicholas Latifi - DAMS - 1'50"704
3 - Nirei Fukuzumi - Arden - 1'53"517
4 - Jack Aitken - ART - 1'54"167
5 - Santino Ferrucci - Trident - 1'56"254
6 - Luca Ghiotto - Campos - 2'03"335
7 - Daniel De Jong - MP Motorsport - 2'12"754
8 - Artem Markelov - Russian Time - s.t.
9 - Louis Deletraz - Charouz - s.t.
10 - Arjun Maini - Trident - s.t.
Mercoledì 14 febbraio 2018, pomeriggio
1 - Luca Ghiotto - Campos - 1'24"404
2 - Sergio Sette Camara - Carlin - 1'24"738
3 - Nicholas Latifi - DAMS - 1'24"764
4 - Maximilian Gunther - Arden - 1'24"813
5 - Santino Ferrucci - Trident 1'24"922
6 - George Russell - ART - 1'24"951
7 - Antonio Fuoco - Charouz - 1'25"311
8 - Artem Markelov - Russian Time - 1'25"425
9 - Arjun Maini - Trident - 1'25"494
10 - Danel De Jong - MP Motorsport - 1'25"677
11 - Lando Norris - Carlin - 1'25"687
12 - Sean Gelael - Prema - 1'27"309
13 - Louis Deletraz - Charouz - 1'39"528