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3 Mag [23:32]

Si completa il test di Alonso
110 giri prima della pioggia

Marco Cortesi

Fernando Alonso ha completato oltre 100 giri ad Indianapolis prima che la pioggia lo costringesse ad uscire dall’abitacolo della sua Dallara e a tornare verso casa per passare qualche giorno in famiglia. Dopo l’esperienza con il simulatore della Honda, Alonso si è messo al volante nella mattinata di Indy per il suo primo approccio con lo Speedway. Ricevuta la vettura numero 29 da Marco Andretti, che ha effettuato lo shakedown dando alcune indicazioni su come rendere il set-up più “amichevole”, Alonso si è subito lanciato verso il completamento delle fasi del rookie test, avvenuto in maniera assolutamente indolore.

Ad aiutare il due volte campione del mondo di Formula 1 è stato un set-up con maggior down-force rispetto alle situazioni di qualifica. Dopo un primo giro di apprendistato, Alonso è passato subito "flat-out" anche grazie al carico, completando il rookie test prima di mezzogiorno. L’atteggiamento è stato, come ci si attendeva, preciso e professionale, non senza qualche sorpresa. Innanzitutto, Indy è molto più stretta di come sembra, specie quando si corre vicini al muro, come confermato dal pilota stesso. Ancora non aggressivo con le linee, Alonso ha spiegato di aver ancora molto da imparare: “E’ l’auto che guida me, non io che guido lei”. In altre parole, occorre ancora arrivare al momento in cui si spingerà a fondo.



Ad aiutare la transizione in pista ci sono stati, oltre a Michael, Mario e Marco Andretti, anche Gil De Ferran, scelto come Coach ed Alex Rossi, rocambolesco vincitore della passata edizione di Indy proprio con Andretti. A gestire la vettura, Eric Bretzman, ingegnere strappato nell’inverno a Chip Ganassi. E proprio guidato da Bretzman, Alonso ha effettuato test sul long run e giri a velocità limitata per approcciare le situazioni safety-car e le procedure per le neutralizzazioni. Altri temi sono stati le regolazioni dall’abitacolo, i primi rudimenti di set-up e l’ingresso ai box, sempre problematico col cambio di pendenza e lo stagger (l’asimmetria nella dimensione delle ruote.)

Se la pioggia ha messo poi fine alla sessione, Alonso ha anche avuto un incontro ravvicinato con degli uccelli, investiti in pieno nell’ultimo run, senza particolari rischi per il pilota. Ora il viaggio di ritorno con molti "compiti a casa" e validi dati raccolti in pista. Tanto validi da aver messo in allarme alcuni altri team, che non hanno gradito l'"occasione speciale", concessa ad Alonso e soprattutto all'Andretti Autosport, di raccogliere telemetria in diverse condizioni. Su 110 passaggi completati, la miglior media è stata di 358.156 kmh (222.548 mph).