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29 Lug [0:09]

Sugo - Gara - Vincono Firman-Matsuura
Caldarelli e Quintarelli sul podio

Filippo Zanier

Gara incredibile a Sugo, dove il Super GT giapponese ha tenuto il quarto appuntamento del campionato. La corsa, oltre a rivelarsi ricca di soddisfazioni per i colori italiani visto che sul podio sono finiti sia Andrea Caldarelli, secondo insieme a Daisuke Ito, sia Ronnie Quintarelli insieme al compagno Masataka Yanagida, è stata anche un susseguirsi di emozioni grazie al meteo incerto, che ha decisamente rimescolato le carte rispetto ai valori che erano emersi in qualifica. La prima metà di gara, fino ad oltre il pit-stop con cambio pilota, si è svolta senza particolari colpi di scena, ma a ravvivare l'azione ci ha pensato la pioggia, che ha iniziato sì a cadere, ma non in modo abbastanza intenso da costringere i piloti a montare pneumatici rain.

Asfalto scivoloso e gomme slick sono un cocktail esplosivo, ed a farne le spese per primo è stato il poleman Satoshi Motoyama: dopo aver rilevato la Nissan GT-R da Yuhi Sekiguchi, il tre volte campione del Super GT si è trovato in lotta per la testa della corsa con Yuji Tachikawa, ma i due sono entrati in contatto finendo fuori pista e perdendo tempo prezioso. A quel punto la lotta per il trionfo sembrava una questione tra Juichi Wakisaka, sulla Lexus SC430 del team Sard, e Yuji Tachikawa, sulla vettura gemella della Zent, ma anche i due sono entrati in collisione, questa volta nel tentativo di doppiare contemporaneamente una vettura GT300 più lenta.

La situazione, incredibilmente, ha colto di sorpresa anche altre due vetture che seguivano, le Honda di Frédéric Makowiecki e Takashi Kogure, che cercando di non rimanere coinvolte hanno finito per toccarsi. Con ben sei vetture fuori gioco nel corso di pochi giri, il compagno di vettura di Caldarelli, Daisuke Ito, si è trovato la porta per il successo spalancata, ma alle sue spalle è risalito molto forte Kosuke Matsuura, che è riuscito a passare il rivale e a regalare a Ralph Firman l'undicesima vittoria nel campionato.

Alle sue spalle Ito-Caldarelli a poco più di due secondi e, poco più indietro, Quintarelli-Yanagida, anch'essi meritevoli di aver evitato errori in condizioni di pista difficilissime, che hanno tradito tutti gli altri. Nella Classe GT300 successo per la Honda CR-Z di Shinichi Takagi e Takashi Kobayashi.

Nella foto grande, la Lexus di Ito-Caldarelli
Nella foto piccola, la Nissan di Yanagida-Quintarelli

Domenica 28 luglio 2013, gara

1 - Firman-Matsuura (Honda HSV-010) - Arta - 81 giri in 1.51'41"342
2 - Ito-Caldarelli (Lexus SC430) - Tom's - 2"534
3 - Yanagida-Quintarelli (Nissan GT-R) - Nismo - 5"536
4 - Wakisaka-Ishiura (Lexus SC430) - Sard - 1 giro
5 - Yasuda-Krumm (Nissan GT-R) - Kondo - 1 giro
6 - Oshima-Kunimoto (Lexus SC430) - LeMans - 1 giro
7 - Motoyama-Sekiguchi (Nissan GT-R) - Mola - 2 giri
8 - Michigami-D.Nakajima (Honda HSV-010) - Nakajima - 2 giri
9 - Ara-Couto (Lexus SC430) - Bandoh - 2 giri
10 - K.Nakajima-Rossiter (Lexus SC430) - Tom's - 2 giri
11 - Tachikawa-Hirate (Lexus SC430) - Cerumo - 8 giri
12 - Izawa-Kogure (Honda HSV-010) - Kunimitsu - 11 giri
13 - Yamamoto-Makowiecki (Honda HSV-010) - Dome - 15"657

Ritirati
6° giro - Tsukakoshi-Kaneishi
4° giro - De Oliveira-Matsuda

Il campionato
1.Izawa-Kogure 35; 2.Wakisaka-Ishiura 34; 3.Matsuda-De Oliveira 31; 4.Firman-Matsuura 28; 5.Yanagida-Quintarelli, Oshima-Kunimoto 24; 7.Tachikawa-Hirate 23; 8.Nakajima-Rossiter, Tsukakoshi-Kaneishi, Ito-Caldarelli 21.