Jacopo Rubino - XPB ImagesMiglior tempo di Daniel Ricciardo, 1'20"355, nella mattinata del secondo giorno di test F1 a Barcellona: a qualche minuto dal termine l'alfiere McLaren si è portato al comando davanti alla Ferrari di Carlos Sainz. Ieri il compagno Lando Norris aveva minimizzato il valore della sua prima posizione, ma la squadra di Woking si è intanto riproposta in cima al gruppo. È comunque vero che al momento i riferimenti cronometrici siano da prendere poco sul serio: nessuna squadra ha cercato la prestazione, e siamo persino sopra i tempi di ieri a pari mescola (C3).
Sembra essere stata una buona sessione anche per Ferrari: Sainz è stato "scalzato" dalla vetta, ma è rimasto comunque autore del maggior numero di giri, 71. Dopo la pausa pranzo toccherà di nuovo al compagno Charles Leclerc calarsi nell'abitacolo della F1-75. A seguire troviamo l'AlphaTauri di Pierre Gasly, terzo, che in extremis ha ritoccato a sua volta il proprio limite in 1'20"764, poi la Williams di Alex Albon, l'Aston Martin di Lance Stroll e la Haas di Mick Schumacher. La squadra americana, con 66 passaggi, ha preso il ritmo dopo i pochi chilometri coperti ieri, dovuti a guai di gioventù.
E le due big, Red Bull e Mercedes? Sergio Perez e Lewis Hamilton hanno ottenuto i rispettivi best lap (1'22"412 e 1'22"562) con i pneumatici Pirelli di tipo C2, di uno step più duri rispetto alla concorrenza; il messicano alle 12:25 è stato poi protagonista della prima bandiera rossa dell'anno, restando fermo in curva 13 per un problema al cambio. L'inglese, invece, non sembrava del tutto a proprio agio alla guida della W13, forse per qualche scelta di assetto da rivedere.
La Mercedes, così come altre scuderie, sta infatti soffrendo il fenomeno aerodinamico chiamato "porpoising", figlio dell'effetto suolo che caratterizza le monoposto 2022: alle velocità più elevate il flusso d'aria all'anteriore crea una risonanza che comporta oscillazioni di altezza e il contatto del fondo con l'asfalto, disturbando la fase di frenata. Una soluzione è irrigidire l'assetto, ma potrebbero crearsi altre controindicazioni.
Fatica ancora l'Alfa Romeo: Valtteri Bottas ha completato solo 21 tornate, rientrando in pista negli ultimi minuti dopo una lunga pausa. Il finlandese ha avuto modo di abbassare il proprio limite a 1'22"288, salendo settimo davanti a Red Bull e Mercedes, prima di dover cedere il testimone a Guanyu Zhou. Esteban Ocon chiude la graduatoria con l'Alpine, ma non è andato oltre le mescola C2 e sembra aver focalizzato l'attenzione sul set-up.
Giovedì 24 febbraio 2022, 2° giorno (ore 13)1 - Daniel Ricciardo (McLaren Mercedes) - 1'20"355 - 64 giri - gomme C3
2 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'20"546 - 71 - C3
3 - Pierre Gasly (AlphaTauri Honda) - 1'20"764 - 60 - C3
4 - Alex Albon (Williams Mercedes) - 1'21"531 - 47 - C3
5 - Lance Stroll (Aston Martin Mercedes) - 1'21"920 - 55 - C3
6 - Mick Schumacher (Haas Ferrari) - 1'21"949 - 66 - C3
7 - Valtteri Bottas (Alfa Romeo Ferrari) - 1'22"288 - 21 - C3
8 - Sergio Perez (Red Bull Honda) - 1'22"412 - 38 - C3
9 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'22"562 - 40 - C3
10 - Esteban Ocon (Alpine Renault) - 1'23"280 - 65 - C3