Massimo Costa L’occasione pareva ghiotta per cercare di accorciare il grande divario dalla Ferrari nella lotta per il terzo posto nella classifica costruttori. Una differenza che prima di arrivare in Qatar era di 31,5 punti. Il team italiano (nella foto sotto Binotto e Ricciardo mentre scherzano il giovedì pre weekend di Losail) infatti, non era parso particolarmente competitivo e Lando Norris si era messo dietro Carlos Sainz in qualifica. Per non parlare di Charles Leclerc, fuori dalla Q3 per avere danneggiato il fondo nel corso della Q1 probabilmente. Ma come accaduto in altre occasioni, e in particolare la settimana precedente in Brasile, nei 60 minuti del sabato è mancato Daniel Ricciardo, 11esimo a San Paolo e 14esimo a Losail. Una differenza notevolissima dal rendimento di Norris, quinto a Interlagos e sesto in Qatar, poi salito in quarta posizione per via delle penalità comminate a Valtteri Bottas e Max Verstappen.
Le speranze erano dunque piuttosto elevate in casa McLaren per sperare ancora di raggiungere la Ferrari tra Jeddah e Yas Marina. Norris ha corso molto bene, navigando costantemente nelle prime posizioni anche se la sua MCL35M non sembrava poter avere il passo della sorprendente Alpine-Renault nella prima parte di gara, pur affrontata con gomme soft. Quarto al 20° giro a 8” da Fernando Alonso, Norris si è fermato per il pit-stop al 25° passaggio montando pneumatici hard e al 40° giro era quinto sempre alle spalle dello spagnolo, ma nel frattempo era risalito in terza posizione Sergio Perez. La strategia non perfetta della Red Bull disegnata per il messicano, un secondo pit-stop forse non necessario, aveva permesso a Norris di riprendersi la quarta piazza.
Alla peggio, Lando poteva concludere quinto considerando la rimonta che stava imbastendo Perez, ma all’improvviso è dovuto rientrare ai box una seconda volta. Cos’era accaduto? Un cordolo preso con troppa veemenza o l'usura eccessiva degli pneumatici ha causato una foratura. Non ci voleva proprio. Norris è rientrato dietro alle due Ferrari, una vera e propria beffa considerando che le due Rosse non lo avevano mai avvicinato. Non c’è stato niente da fare per il pilota inglese, incastrato nella nona posizione fino all’arrivo e con appena 2 punticini conquistati quando potevano essere 12 nel caso fosse riuscito a tenersi dietro Perez, o 10 se il messicano lo avesse passato. Una vera disdetta.
La Ferrari infatti, ha recuperato ben 10 punti tra Sainz e Leclerc classificatisi rispettivamente al settimo e ottavo posto e di conseguenza il divario in classifica tra i due team è aumentato ancora di più salendo a 39,5 punti. Con due sole gare da disputare, appare assai improbabile per la McLaren riuscire a spuntarla. Alla giornata negativa ha senza dubbio contribuito Ricciardo, un preoccupante fantasma per tutto il weekend. Durante la gara non ha praticamente mai recuperato fino alla zona punti ed ha terminato 12esimo. Per il terzo Gran Premio consecutivo, Ricciardo ha segnato tre sconfortanti zeri in classifica.