5 Lug [16:34]
Troppa leggerezza degli organizzatori
per l'invasione di pista a Silverstone
Massimo Costa
Nel 2022, si pensava che certe cose non potessero più accadere. E invece, a Silverstone si è verificata, nel corso del primo giro di una gara sospesa per l'incidente al via, una clamorosa invasione di pista di pochi manifestanti del gruppo britannico "Just Stop Oil". La cosa sorprendente è che la polizia aveva avvisato diversi giorni prima dell'evento F1, della possibilità che tali attivisti compissero azioni di protesta in occasione del Gran Premio. Nonostante ciò, evidentemente nessuno si è curato di aumentare il livello di sicurezza lungo il perimetro del tracciato di Silverstone. Stefano Domenicali, di Liberty Media, ha espresso parole forti contro i manifestanti, ma nessuna critica al servizio di sicurezza.
Al contrario, diversi piloti hanno compreso le motivazioni pro clima dello storico gruppo inglese "Just Stop Oil", pur denunciando la pericolosità del gesto in quel contesto. Va detto che la bandiera rossa per l'incidente che ha coinvolto Guan Yu Zhou e gli altri piloti, ha "nascosto" il problema dell'invasione di pista. Il Gran Premio infatti, sarebbe stato sospeso subito proprio per via dei manifestanti in pista e il clamore del gesto, riuscito, sarebbe stato enorme. Invece, è passato quasi inosservato e Liberty Media e FIA hanno fatto di tutto per gettare un telo su quanto accaduto.
Ma il fatto rimane gravissimo perché con tutte le misure di sicurezza che vi sono attorno a un circuito, non essersi accorti che un gruppetto di persone aveva trovato il modo di entrare in pista, è a dir poco scandaloso. Liberty Media, FIA, circuito di Silverstone, polizia, considerando l'allarme che vi era da giorni, possibile che non abbiano fatto nulla? Possibile constatando il risultato... Il messaggio lanciato è il seguente: ehi ragazzi, possiamo invadere le piste di F1 quando e come ci pare, prepariamoci.