31 Mar [13:59]
Vettel in Aston Martin,
partenza da dimenticare
Jacopo Rubino
Gli unici punti che Sebastian Vettel ha raccolto in Bahrain sono i 5 di penalità, con due sanzioni ricevute. Per l'ex ferrarista il Gran Premio debutto in Aston Martin è stato da dimenticare, con errori che si aggiungono a molti commessi da metà 2018. C'è poi la consapevolezza di una vettura inferiore alle attese, sofferente più di altre alle modifiche aerodinamiche imposte dalle regole 2021, e con cui l'adattamento è lontano dall'essere completato. "In macchina non sono a mio agio", è l'ammissione, ma va ricordato che il tedesco, sfortunato, nei test collettivi ha percorso meno chilometri di tutti i colleghi per problemi di affidabilità.
Vettel è uscito già in Q1 nella qualifica di Sakhir, autore del 18esimo tempo, ma è partito addirittura ultimo: non avendo rispettato le bandiere gialle sventolate per il testacoda di Nikita Mazepin, ha ricevuto una retrocessione in griglia di cinque caselle. Con questo provvedimento, gli stewards gli hanno affibbiato così i primi 3 punti sulla licenza. Gli altri 2 sono scattati domenica, per il contatto con Esteban Ocon di cui il quattro volte campione F1 è stato ritenuto responsabile.
"Ero sicuro mi stesse lasciando spazio a sinistra, ma ha incrociato e quando mi sono trovato alle sue spalle ho bloccato le ruote, senza poterlo evitare", ha spiegato Sebastian a motori spenti, assumendosi la colpa dell'incidente con il francese dell'Alpine.
Vettel aveva cominciato bene la gara, trovandosi 14esimo al termine del primo giro, "ma da lì recuperare ancora è stato complicato", ha raccontato. "Ho spiattellato una gomma e abbiamo dovuto allungare lo stint per far funzionare la strategia ad una sosta. Dovevamo tentare qualcosa di diverso, ma alla fine non ha pagato, i pneumatici sono crollati".
"In definitiva, prendere punti non era possibile", ha sottolineato Vettel, riferendosi ovviamente a quelli iridati. "Non è stato il miglior weekend, ma c'è il potenziale per fare buoni passi avanti nelle corse che verranno". Per adesso a salvare l'onore dell'Aston Martin è stato Lance Stroll, decimo.