8 Giu [14:30]
Vettel, un podio capolavoro:
gli scettici devono ricredersi
Jacopo Rubino - XPB Images
Quattro Gran Premi senza punti, non facili, alimentando le convinzioni dei detrattori e i dubbi sul suo rendimento. Poi il quinto posto a Montecarlo, e il secondo a Baku: in appena 14 giorni Sebastian Vettel ha dato una svolta in positivo alla sua avventura in Aston Martin, ricordando a tutti di essere ancora fra i giganti di questa Formula 1. La sua gara in Azerbaijan è stata un capolavoro, di guida, di strategia e di gestione. Altro che pilota finito, come era stato spesso accusato al tramonto del capitolo Ferrari.
Si è dovuto ricredere anche Ross Brawn: "Ero fra quelli poco convinti sulla decisione dell'Aston Martin di ingaggiarlo, ma sembra essere stata una grande mossa per cosa sta facendo", ha confessato il responsabile sportivo del campionato. "È rinato, si è ritrovato. C'è un'atmosfera diversa intorno a lui, e questo dimostra come l'aspetto psicologico possa incidere sulle prestazioni. Seb ora è più a suo agio, con la giusta dose di pressione e con ingegneri con cui sta imparando a lavorare. Sta ottenendo i risultati e se lo merita, bravo".
Di settimana in settimana, il quattro volte iridato sembra cucirsi addosso la sua nuova squadra, che sta risalendo la china dopo un avvio di campionato difficile, molto al di sotto delle aspettative considerato il 2020 dell'ex Racing Point. "Sono al settimo cielo, non ci immaginavamo di salire sul podio, ma abbiamo fatto grandi progressi durante il weekend e la macchina aveva un ottimo ritmo", ha raccontato Vettel. Vero, perché anche il compagno Lance Stroll, fino al cedimento del pneumatico posteriore sinistro, stava facendo molto bene.
Il tedesco non era soddisfatto dopo la qualifica, eliminato in Q2 complice la bandiera rossa per il crash di Daniel Ricciardo, ma partendo 11esimo ha avuto libertà nella scelta dei pneumatici. "È stata la chiave: abbiamo potuto usare un nuovo set di morbide per guadagnare due posizioni al via, e poi andare più lunghi per fare l'overcut su Tsunoda. Questo ci ha dato un vantaggio per la seconda metà della corsa", ha confermato. Seb era sesto quando è intervenuta la safety-car per l'incidente di Stroll, e aveva gomme più fresche di circa dieci giri rispetto agli avversari. "Forse erano più facili da scaldare, e questo mi ha aiutato a superare Charles e anche Pierre", ha spiegato. Quindi l'ingresso in zona podio con il ritiro di Max Verstappen, e alla fine ecco addirittura la clamorosa piazza d'onore, approfittando del lungo alla ripartenza di Lewis Hamilton.
"Siamo stati in grado di conquistare un risultato davvero speciale", ha sottolineato Vettel, e glielo hanno riconosciuto anche gli avversari: bello vedere molti colleghi complimentarsi con lui in modo spontaneo appena dopo il traguardo, come il vincitore Sergio Perez, gli ex compagni Leclerc e Ricciardo, o Fernando Alonso. Gesti che misurano il rispetto di cui Sebastian gode tutt'ora sulla griglia.