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25 Mar [10:38]

Zhuhai - Gara
Storica vittoria della Lamborghini

Storica vittoria della Lamborghini Murcielago della Reiter Engineering nella prima prova del campionato FIA GT che si è svolta sul circuito cinese di Zhuhai. Ad imporsi è stato l'equipaggio composto da Christophe Bouchut, navigatissimo pilota francese e plurivincitore con le GT, e dal debuttante Stefan Mucke, in arrivo dal DTM. La Murcielago ha preceduto le Corvette di Peter-Hines del team PSI e di Kumpen-Longin della GLPK. Quarta la Aston Martin della Scuderia Italia guidata da Babini-Davies. Solo sesta la Maserati Vitaphone di Biagi-Bartels partita dalla pole seguita dalla vettura gemella di Montanari-Ramos. Clamoroso doppio ritiro per le MC12 del Playteam, rimaste senza benzina. In GT2 vittoria della Porsche 997 della Scuderia Italia condotta da Malucelli-Collard.

La cronaca

Una giornata afosa e molto calda acccoglie i 24 equipaggi sulla griglia di partenza della prima gara del campionato Internzionale FIA GT a Zhuhai. Le tribune gremite dimostrano che in Cina, la passione per le corse automobilistiche è presente, nonostante le possibilità economiche non consentano ad una famiglia media di poter acquistare un biglietto di tribuna. Il colpo d'occhio è notevole, con le vetture che affrontano la prima curva dopo la partenza come se fosse una gara di monoposto e chi ne fa subito le spese è Bertolini (Maserati), che si gira dopo essere stata toccato dal compagno di team Pierguidi. Un inizio imbarazzante per il Playteam...
Il primo passaggio vede al comando, con una certa autorevolezza, la gialla Corvette di Hezemans, seguita come un'ombra dalla Maserati di Biagi. La coppia di testa sembra avere una marcia in più e prende subito un visibile vantaggio sull'altra Corvette di Peter, che guida il gruppo degli inseguitori. Anche l'Aston Martin di Babini subisce un sorpasso da tre concorrenti nel corso del secondo giro, scivolando in ottava posizione. Dal terzo giro la classifica tende a stabilizzarsi con un occhio al cronometro, uno alle gomme ed ai freni, che qui in Cina sono molto sollecitati.

Che duello tra Bruni ed Edwards
Le Corvette e le Maserati sembrano avere realmente un altro passo, rispetto alla prima Aston Martin, quella condotta da Wendlinger, che al quinto passaggio sul traguardo accusa un ritardo di oltre 10 secondi. Continua la gara difficile di Bertolini che nel corso dei primi giri aveva recuperato dall'ultimo all'undicesimo posto, perdendo però nuovamente due posizioni. Il prmo rientro ai box e quello dell'Aston Martin di Lechner, che riparte immediatamente.
La graduatoria della GT2 è condotta autorevolmente dalla Ferrari di Kirkaldy (Ecosse), seguito da Edwards, con la prima Porsche, Bruni e Mullen, con le altre due 430 di Maranello.
Hezemans, al comando, sembra non soffrire troppo la Maserati di Biagi, che però non lo molla seguendolo a distanza di sicurezza; al decimo giro iniziano i doppiaggi da parte del duo di testa ai danni della Gillette Vertigo, mentre Kox perde il controllo della propria Lamborghini, girandosi lungo il tracciato e rientrando così mestamente ai box da dove riparte dopo una breve sosta. Peter e Pierguidi intanto, sono saldi in quarta e quinta posizione. Si infiamma il duello splendido, tra il nostro Bruni e la Porsche di Edwards ed anche Zani si segnala per una gara caparbia e volitiva, duellando con Collard per la quarta posizione di classe.

Biagi perde il tetto della sua Maserati
Siamo nel corso del quindicesimo giro quando Biagi rompe gli indugi e con una serie di giri veloci si avvicina minaccioso alla Corvette di Hezemans, complice anche la pressione esercitata da Kumpen, che compatta il terzetto di testa dentro lo stesso secondo di gara. Poi... incredibilmente Biagi perde il tetto della propria Maserati che si trasforma così in vettura aperta, dando, immaginiamo, notevole sollievo al forte pilota emiliano... Peter e Pierguidi resistono a quattro secondi dal primo, ma Bochut, con la Lamborghini si trova già a 18 secondi dal leader. Continua con fatica la dura gara di Bertolini, che nel corso del diciannovesimo giro transita sesto sul traguardo, avendo superato Bouchut e Babini. La gara scivola così via, con qualche doppiaggio da brivido dei primi sui più lenti, verso il momento del cambio piloti ed il primo ad effettuarlo è Wendlinger che cede il volante a Sharp.

Maserati del Playteam senza benzina!
La tornata successiva entrano Zani e Montanari, che cedono il volante, rispettivamente a Busnelli e Ramos. Al 24esimo giro Biagi e Kumpen superano Hezemans, che viene subito attaccato da Pierguidi. Cambio pilota anche in casa BMS con Mondini che cede il volante a Monfardini. In testa continua il duello tra le Maserati e le Corvette, con Bertolini che continua il proprio lavoro di recupero sui primi quattro. Il trentesimo passaggio vede il ritiro della Maserati MC12 di Pierguidi, che si ferma lungo il tracciato perché senza benzina. Bertolini, nel frattempo, transita in terza posizione, approfittando dei cambi di pilota, tenendo un ritmo velocisssimo e costante. Ma la sua gara termina poco dopo, durante il trentatreesimo giro, con la Maserati priva di carburante all'ingresso dei box. Bartels intanto rileva Biagi. L'ultimo cambio della GT1 è quello tra Kane e Cocker.

Safety-car in pista per troppo tempo
La nuova classifica vede la Corvette di Longin, condurre sulla MC12 di Bartels, seguite a circa 10 secondi da Deletraz e poi Ramos e Davies che ha rilevato Babini. Seguono Hynes, Mucke, Sharp e Monfardini con l'Aston Martin della BMS. In GT2 invece, Edwards entra per ultimo ai box, dopo un lunghissimo turno di guida, dando forma alla nuova classifica di classe che vede Ortelli al comando seguito da Malucelli con la Porsche della BMS e l'altra Ferrari di Enge. Monfardini transita in nona posizione: bella e volitiva la gare del mantovano che in coppia con Mondini forma un equipaggio dalle notevoli prospettive a breve termine.
Problemi al quarantaquattresimo giro per Ortelli che rientra ai box con l'anteriore sinistra dechappata, ripartendo dopo un velocissimo cambio gomme. Safety car in pista nel corso del quarantaseiesimo giro a causa della Gillet Vertigo in evidente difficoltà lungo la pista e di inopinati lavori necessari per la riparazione di un tratto di pista; tutti si precipitano ai box per il secondo cambio gomme e pilota. La Safety car, in ossequio ai regolamenti della FIA, si fa sorpassare dai concorrenti doppiati. La gara continua irreale dietro alla Safety Car per un tempo interminabile a causa di lavori di ripristino della via dui fuga dell'ultima curva prima del rettililneo d'arrivo. Tra l'altro la velocità della macchina di sicurezza è troppo bassa ed ai box si preoccupano per le temperature dei motori che non riescono a raffreddare.

Mondini che sfortuna, Kumpen che grinta
Finalmente, al 55° giro la gara riparte dopo una neutralizzazione durata troppo tempo, e tutti concorrenti si lanciano come le furie per una gara sprint da 18 minuti, quelli che rimangono prima dello scadere delle due ore. Mondini deve rientrare un volta in più con un pneumatico, l'anteriore sinistro, dechappato e perde così diverse posizioni, ritrovandosi al 12° posto. Davanti infuria la bagarre con Bouchut che tiene il comando, incredibile ma vero, difendendosi dagli attacchi di Peter, con Babini che segue al terzo posto. Biagi scavalca il compagno di team Montanari nel corso del 60° passaggio, lanciandosi alla caccia di Deletraz. Collard guida le GT2 con autorevolezza, seguito da Muller e Bruni. Kumpen intanto attacca con durezza la Aston Martin di Babini e lo sorpassa nel coso del giro 63° giro prendendo subito un discreto margine. La gara giunge così al termine senza ulteriori rivoluzioni, consacrando vincitore un incredulo Bouchut, al volante della Lamborghini rigenerata nel 2007 dal team Reiter con immediatamente dopo la Corvette di Peter e la vettura cugina di Kumpen a completare il podio cinese. Collard, Muller e Bruni compongono invece il podio della GT2. Limita i danni l'Aston Martin della BMS, quella di Babini-Davies, con un eccellente quarto posto. Dietro la lavagna gli organizzatori cinesi che hanno influito fortemente sul risultato finale con una lunghissima neutralizzazione, per riparare la pista.

Remo Pezzuti

Nella foto, la Lamborghini Murcielago di Bouchut-Mucke.

L'ordine di arrivo, domenica 25 marzo 2007

1 - Bouchut-Mucke (Lamborghini Murcielago) - Reiter - 69 giri
2 - Peter-Hines (Corvette C6-R) - PSI - 2"453
3 - Kumpen-Longin (Corvette C5-R) - GLPK - 4"110
4 - Babini-Davies (Aston Martin DBR9) - Scuderia Italia - 10"230
5 - Hezemans-Deletraz (Corvette C6-R) - Carsport - 11"833
6 - Biagi-Bartels (Maserati MC12) - Vitaphone - 13"982
7 - Montanari-Ramos (Maserati MC12) - Vitaphone - 15"526
8 - Kane-Cocker (Aston Martin DBR9) - Barwell - 1 giro
9 - Wendlinger-Sharp (Aston Martin DBR9) - Jetalliance - 1 giro
10 - Collard-Malucelli (Porsche 997) - Scuderia Italia - 1 giro
11 - Muller-Vilander (Ferrari 430) - AF - 1 giro
12 - Monfardini-Mondini (Aston Martin DBR9) - Scuderia Italia - 1 giro
13 - Kox-Menten (Lamborghini Murcielago) - Reiter - 2 giri
14 - Bruni-Ortelli (Ferrari 430) - AF - 2 giri
15 - Mullen-Enge (Ferrari 430) - Ecosse - 2 giri
16 - Lechner-Hoyer (Aston Martin DBR9) - Jetalliance - 3 giri
17 - Macari-Aucott (Maserati MC12) - JMB - 3 giri
18 - E.Busnelli-Zani (Porsche 997) - Ebimotors - 3 giri
19 - Niarchos-Kirkaldy (Ferrari 430) - Ecosse - 4 giri
20 - Machitski-Edwards (Porsche 997) - Tech 9 - 4 giri
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