Jacopo Rubino - XPB ImagesLa pausa estiva della stagione 2020 di Formula 1 si effettuerà... tra marzo e aprile. Per rispondere all'emergenza Coronavirus, che porterà ad una revisione del calendario (con possibili gare in quello che era lo stop di agosto), il Consiglio Mondiale della FIA ha deliberato una sosta di 21 giorni consecutivi a tutte le squadre, invece dei 14 previsti in precedenza. Il supporto è stato unanime, consentendo di
mettere in pratica quanto auspicato dopo la decisione autonoma della Ferrari di fermare le proprie attività produttive fino al 27 marzo.
Questa sospensione collettiva ha una duplice utilità: in primis garantire ovviamente la sicurezza del personale di tutte le scuderie, compreso quello non viaggiante, e far sì che nessuna compagine ottenga un vantaggio competitivo dall'eventuale possibilità di poter proseguire il lavoro in sede.
I team che hanno base in Gran Bretagna, al di là delle precauzioni assunte in maniera indipendente, si trovano ad esempio in un contesto dove il governo nazionale non ha adottato provvedimenti strigenti come nel resto d'Europa, per limitare la diffusione dell'epidemia da COVID-19. Alle varie formazioni resta solo concessa la facoltà di scegliere quando iniziare effettivamente la pausa. La Red Bull ha già confermato la chiusura a partire da venerdì 27 marzo, anche se "per la natura variabile della pandemia potrebbe esserci flessibilità".