Mattia TremoladaDopo il successo della stagione 2021, la prima del nuovo corso dopo l’alleanza tra Renault-Alpine e ACI Sport, la Formula Regional by Alpine si prepara ad un’altra annata di grande qualità, con una griglia di partenza numerosa e di alto livello. Nei test collettivi di Montmelò abbiamo infatti visto in azione ben 40 vetture, scese a 37 nelle ultime due giornate di Monza. Un numero che verosimilmente potremo vedere in diverse tappe nel corso della stagione e che ha portato gli organizzatori a portare alcuni accorgimenti al regolamento.
Le novità del 2022: Budapest, il push-to-pass e la nuova mescola PirelliConfermato il calendario su 10 appuntamenti, con nove circuiti, l’unica eccezione è il Mugello, che fanno parte del calendario 2022 di Formula 1. L’unica novità è rappresentata dall’ingresso di Budapest, che va a sostituire il round di Valencia (a sua volta inserito nel calendario 2021 come rimpiazzo del Nurburgring). Tutti gli altri appuntamenti sono stati confermati, con Monza che dopo aver ospitato l’ultima tappa della passata stagione, sarà teatro del round inaugurale. Pirelli ha portato una nuova mescola, ma dalle informazioni raccolte durante i test, i team non sono preoccupati per il degrado, che dovrebbe comunque essere maggiore rispetto al 2021.
La novità principale è però rappresentata dall’introduzione del push-to-pass, che dovrebbe rendere le corse più movimentate, andando a togliere anche l’unica lacuna emersa nella passata stagione, in cui i piloti lamentavano grandi difficoltà nel sorpassare. Il sistema non potrà essere utilizzato in qualifica, mentre sono limitati a cinque gli azionamenti nel corso di ciascuna gara. Il sistema entra in azione solamente in quinta e sesta marcia, per un massimo di 15 secondi.
Qualifiche divise in due gruppiCome detto in apertura, il continuo aumento del numero di partenti ha portato gli organizzatori a prendere provvedimenti. I piloti saranno infatti divisi in due gruppi in ogni appuntamento e, come accadeva già nella Formula Renault 2.0 Eurocup, disputeranno le qualifiche separati. Il gruppo A scenderà in pista per primo il sabato, seguito dal gruppo B, mentre domenica mattina l’ordine sarà invertito. Il poleman sarà il pilota più veloce in assoluto, a prescindere dal gruppo di cui fa parte e i piloti della sua batteria si schiereranno nelle caselle dispari dello schieramento, mentre il leader del gruppo più lento sarà secondo, seguito dai propri colleghi nelle posizioni pari della griglia.
Tante ragazze al viaNella passata stagione abbiamo visto al via Lena Buhler e Belén García (nella foto sopra), che hanno preso parte rispettivamente a nove e a quattro appuntamenti. Entrambe nel 2022 saranno al via della W Series, ma hanno comunque deciso di disputare dei programmai parziali nella Regional by Alpine, restando legate come nel 2021 a R-Ace GP ed a G4 Racing. Le tappe a cui prenderanno parte saranno annunciate strada facendo.
Sarà invece della partita per tutta la stagione Hamda Al Qubaisi, che rimarrà legata al team Prema, con cui ha già ottenuto sei vittorie in Formula 4, diventando la prima ragazza a salire sul podio nel campionato italiano. Nei test abbiamo visto anche Juju Noda e Abbi Pulling, che tuttavia al momento non hanno in programma altre presenze.
Minì pronto a raccogliere l’eredità di SaucyGabriele Minì (in foto) sarà certamente tra i favoriti al titolo 2022. Il pilota siciliano continuerà a lavorare con l’ingegnere che lo ha seguito nella passata stagione, ma ha raccolto nel team ART l’eredità del campione Gregoire Saucy, diventando il punto di riferimento della squadra dopo un’annata di apprendistato. Nei test di Barcellona e Le Castellet Minì è stato velocissimo, rifilando distacchi importanti ai propri rivali.
A Monza sono però apparsi in grande spolvero Michael Belov (MP Motorsport) e la coppia del team Prema composta da Dino Beganovic e Paul Aron. Quest’ultimo, insieme a Hadrien David (R-Ace), che è invece sembrato nascondersi nei test, è uno dei piloti più esperti al via, essendo alla terza stagione nella serie. Questi cinque piloti sono tra i favoriti al titolo, ma non sono da sottovalutare anche Gabriel Bortoleto (R-Ace), Kas Haverkort (VAR) e Mari Boya (ART).
Rookie d’assaltoAttenzione anche ai tanti rookie presenti. Tra i nomi di spicco troviamo i campioni dei campionati spagnolo, americano e francese di Formula 4, ovvero Dilano Van’t Hoff (MP), Noel Leon (Arden) e Esteban Masson (FA Racing). Maceo Capietto è stato velocissimo nei test, impressionando specialmente sotto la pioggia battente al Paul Ricard con il team Monolite Racing di Rudi Mariotto. Sarà invece tutto da scoprire Laurens Van Hoepen, che nel 2021 ha vinto sei delle nove gare a cui ha preso parte nell’Ultimate Cup Series, battendo un pilota esperto come Nico Prost.
Pattuglia tricolore in forzeSaranno ben cinque i piloti italiani. Oltre a Minì torna nella serie Pietro Delli Guanti (RPM), che sarà raggiunto dai rookie Leonardo Fornaroli (Trident), Pietro Armanni (Monolite) e Francesco Braschi (KIC), tutti e tre in arrivo dalla Formula 4 Italia. Quattro saranno invece le squadre tricolori. Prema è in cerca di riscatto dopo una stagione 2021 chiusa in crescendo, mentre Monolite Racing ha dimostrato nei test collettivi di poter ambire a risultati di prestigio.
Saranno invece all’esordio il team Trident (nella foto con Fornaroli in azione), che ha deciso di espandere la propria filiera, affiancando questo impegno a quelli in Formula 2 e Formula 3, e Race Performance Motorsport, squadra di proprietà dell’irlandese Keith Donegan, ma con sede a Piacenza e personale tutto italiano. RPM farà affidamento sull’esperienza di Delli Guanti per crescere nel corso della stagione, mentre Trident ha scelto tre rookie molto interessanti, con il vice-campione dei campionati italiano e tedesco di F4 Tim Tramnitz, Fornaroli, vincitore di una gara in F4 Italia nel 2021, e Roman Bilinski, tre successi nella GB3 2021.