Jacopo Rubino - XPB Images"Passeremo le vacanze natalizie di buon umore e motivati". Parola di Fernando Alonso, il più veloce di tutti nei
test post gara di Abu Dhabi alla guida della Renault. L'ok della FIA alla sua presenza ha fatto discutere, non trattandosi certo di un "rookie", ma di un veterano pronto a tornare in griglia ormai alla soglia dei 40 anni. Di certo carico come un esordiente: martedì sul circuito di Yas Marina ha messo assieme 105 giri, dopo le esibizioni durante il weekend al volante della R25 a 10 cilindri, la vettura con cui si laureò campione 2005.
Un tuffo nel passato prima di guardare al futuro: nel frattempo, grazie a questi test collettivi, Alonso si è di nuovo misurato al fianco dei colleghi. In F1 non accadeva dall'aprile 2019, dal suo ultimo test in Bahrain con la McLaren. In queste settimane l'asturiano si era già allenato in sessioni private con la RS18, la macchina di due stagioni fa che da regolamento non è soggetta a limitazioni sulla percorrenza. "Questa volta però è stata più seria", ha confermato Fernando.
L'attuale RS20 aveva potuto soltanto saggiarla in un filming day a Barcellona, quindi con un tetto massimo di 100 km e con l'utilizzo di gomme Pirelli dimostrative, meno prestazionali. "È stato bello scoprire cosa sono in grado di fare le monoposto attuali, si è riacceso in me lo spirito competitivo", ha raccontato.
"Abbiamo verificato molte delle attività preparatorie compiute in sede, come la posizione di guida e della pedaliera. Sarà utile, visto che il prossimo anno avremo solo un giorno e mezzo di test invernali", ha spiegato Alonso. Giusto, anche se alla vigilia aveva ricordato che le auto 2021 avranno meno carico aerodinamico e pneumatici modificati: il valore dei tempi siglati ad Abu Dhabi è perciò relativo.
Si ripartirà comunque da un 2020 in cui la Renault ha chiuso quinta come nello scorso campionato, battuta in volata da McLaren e Racing Point, ma finalmente cambiando marcia: lo dicono anche i tre podi conquistati. "Avevo fiducia nella squadra già prima di firmare, ma i risultati sono stati migliori del previsto", ha rimarcato alla radio Cadena Ser. Per il 2021, quando il team sarà rimarchiato Alpine, Alonso non fissa un obiettivo preciso, ammettendo però che sarebbe bello salire sul podio, come riuscito quest'anno a Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon. "C'è una crescita, è positivo per il morale e per continuare così nel 2021 e nel 2022, quando ci sarà il cambio di regole e c'è il sogno di tornare a vincere". Sì, lo spirito competitivo si è riacceso.