Da Jerez - Michele Montesano
Alpine sta proseguendo la marcia di avvicinamento alla stagione 2024 del FIA WEC a grandi falcate. Dopo aver presentato la A424 in occasione della 24 Ore di Le Mans, il team francese ha iniziato un fitto programma di sviluppo affiancato dai test effettuati in pista. Ultima, in ordine di tempo, la tre giorni di Jerez che ha visto la LMDh transalpina abbandonare il nudo carbonio in vista del patriottico blue francese.
Le novità non hanno riguardato solamente la livrea, oltretutto non definitiva, ma anche le parti sotto il cofano della vettura. Innanzitutto si è cercato di incrementare l’affidabilità coprendo più di mille chilometri al termine della sessione. I tecnici Alpine hanno quindi iniziato a lavorare sull’assetto della LMDh e sul bilanciamento sia meccanico che aerodinamico.
Basata sul telaio Oreca LMP2, l’Alpine è spinta dal V6 3.4 litri mono-turbo Mecachrome che lavora in sinergia con il sistema ibrido realizzato in monoformitura da Bosch. Questo ha comportato un attento lavoro per far dialogare al meglio tutte le componenti della vettura. Inoltre è stato chiamato in causa anche il reparto Formula 1 di Viry Châtillon per sviluppare al meglio il sistema software del prototipo.
Se l’attenzione della prima giornata di test è stata focalizzata dal debuttante
Mick Schumacher, affiancato per l’occasione dall’esperto Nicolas Lapierre, nella giornata di mercoledì sono stati raccolti dati sull’efficienza aerodinamica della vettura. Infatti, stando a quanto dichiarato dal responsabile tecnico Alpine Yann Paranthoen, conclusa la sessione di test a Jerez la squadra francese nella prossima settimana si recherà nuovamente in galleria del vento per confrontare i dati raccolti in pista e affinare ulteriormente il prototipo.
Sul circuito dell’Andalusia ad alternarsi sulla A424 sono stati Charles Milesi e André Negrão che hanno provato la LMDh per la prima volta anche di notte. A tal proposito Philippe Sinault ha riferito che la sessione si è protratta fino a mezzanotte di mercoledì con l’obiettivo di calibrare i fari migliorando, così, la visibilità notturna. Il Team Principal della Signatech, la squadra che farà correre l’Alpine nel Mondiale Endurance, ha inoltre confermato la costante crescita della A424 che si è rivelata veloce sia con gli pneumatici Michelin di mescola Soft che con le Medium.
Infine giovedì le condizioni climatiche mutevoli hanno consentito di effettuare un test anche in condizioni di pista bagnata. Se in mattinata si è iniziato a lavorare sulla messa a punto, intervenendo sull’assetto della vettura, il pomeriggio la squadra si è focalizzata sui long run con simulazioni di gara. Tuttavia il forte vento, oltre la copiosa pioggia caduta sul tracciato, hanno falsato l’ultimo scorcio di test non permettendo di poter raccogliere dati comparabili con le precedenti giornate.
Ovviamente sia il lavoro in fabbrica che quello in pista continueranno nelle prossime settimane. L’obiettivo, a detta di Paranthoen, è quello di omologare la A424 a metà novembre in America (ricordiamo che la Alpine risponde al regolamento LMDh presente in IMSA), e nel mese di dicembre ricevere la certificazione da parte di ACO e FIA per correre nel Mondiale Endurance.