Michele Montesano
Prosegue spedito il programma che vedrà il ritorno di Aston Martin nella classe regina dell’Endurance. La Casa inglese, assieme al team Heart of Racing, sta sviluppando la Valkyrie LMH in vista dell’imminente stagione agonistica che la vedrà impegnata contemporaneamente sia nel FIA WEC che nel campionato americano IMSA. Com’era prevedibile il debutto ufficiale della Hypercar di Gaydon avverrà in occasione della 1812 km del Qatar, prima tappa del Mondiale Endurance prevista il prossimo 28 febbraio.
Dal suo shakedown, avvenuto a metà luglio sul circuito di Silverstone, la Valkyrie LMH finora ha percorso oltre 12.500 km di test. Dopo le prime sessioni, svoltesi principalmente sui tracciati europei, l’azione si è spostata sul circuito di Sakhir, in occasione dei test voluti dal fornitore di pneumatici Michelin a inizio novembre. Infine, la scorsa settimana, l’Aston Martin ha preso parte alla
sessione collettiva dell’IMSA a Daytona inanellando 274 giri, in due giorni, senza riscontrare particolari inconvenienti.
A detta di Adam Carter, a capo del reparto Endurance di Aston Martin Racing, la Valkyrie sinora ha raggiunto tutti gli step prefissati. Ciò nonostante, ci saranno altri test per concludere definitivamente la fase di sviluppo. Poi il lavoro sarà incentrato sull’assetto della vettura, al fine di trovare la giusta finestra di presentazioni in vista dell’omologazione finale sia da parte della FIA che dell’IMSA. Ricordiamo, infatti, che la Valkyrie sarà la prima vettura, appartenente al regolamento LMH, che andrà a competere nel campionato americano endurance.
Al fine di poter estendere il periodo di sviluppo prima dell’omologazione, si è quindi deciso di non debuttare nella 24 Ore di Daytona, prevista a fine gennaio. I tecnici di Aston Martin e del team Heart of Racing avranno così a disposizione altre settimane per poter affinare ulteriormente la vettura prima dell’esordio nel Mondiale Endurance a Lusail che avverrà, come da regolamento, con due vetture a fine febbraio. Per quanto riguarda l’IMSA, il debutto della singola Valkyrie sarà in occasione della 12 Ore di Sebring il prossimo 14 marzo.
Il team Heart of Racing ha inoltre svelato i primi due piloti che rappresenteranno l’Aston Martin nel WEC. A guidare la Valkyrie numero 007 sarà l’esperto Harry Tincknell. Classe 1991 l’inglese può vantare una vasta esperienza nell’endurance. Campione della European Le Mans Series 2016, per Tincknell sarà un ritorno in Aston Martin, infatti nel 2020 ha conquistato la vittoria di classe nella 24 Ore di Le Mans al volante della Vantage LMGTE. L’inglese in veste di collaudatore della Multimatic, azienda che si è occupata della realizzazione del telaio della LMH, ha inoltre seguito fin dai primi test lo sviluppo della Valkyrie.
Per la seconda vettura Aston Martin ha scelto di adottare il numero 009. Lo stesso numero che era impresso sulle portiere della DBR9 GT1 che ha conquistato la 24 Ore di Le Mans nel 2007 e nel 2008. Il primo pilota che salirà a bordo di questa Valkyrie sarà Alex Riberas. Per il trentenne spagnolo sarà la giusta promozione dopo un 2024 ricco di successi ottenuti con la Vantage LMGT3 sia nel WEC che in IMSA.