11 Gen [15:03]
Bin Sulayem sorpreso dall'ostracismo
espresso dal paddock F1 verso Andretti
Il presidente della Fia Mohammed Ben Sulayem è fermamente convinto che la Formula 1 dovrebbe incoraggiare aziende come la General Motors a entrare in questo sport. Andretti, in collaborazione con il marchio GM Cadillac, ha espresso l’intenzione la scorsa settimana di entrare a far parte della griglia della F1, sebbene il loro annuncio sia stato accolto con una tiepida risposta dall’interno di una parte del paddock F1.
È stato riferito che c’è preoccupazione se Andretti possa aggiungere valore alla F1, in particolare dato il desiderio del team di basarsi negli Stati Uniti e non in Europa, dove è ospitato il resto delle scuderie. I precedenti fallimenti di Toyota e Jaguar negli anni 2000 testimoniano le difficoltà nel soddisfare le esigenze della F1, soprattutto perché, almeno inizialmente, il nome Andretti/Cadillac sarebbe stato semplicemente aggiunto a un motore Renault.
Le aggiunte di produttori di apparecchiature originali (OEM) sono viste come una prospettiva più tangibile per un’espansione della F1, anche se Ben Sulayem ritiene che la F1 non dovrebbe chiudere la porta ad approcci alternativi. «Oggi ci sono due facce della sostenibilità. C’è la sostenibilità dell’ambiente e c’è la sostenibilità dello sport», ha detto ai giornalisti al Rally Dakar. «Se vuoi sostenere lo sport, devi aprirlo al resto dei produttori. E noi, possiamo avere 12 squadre in griglia. Per avere una grande azienda come GM, che è una delle prime cinque al mondo, dovremmo incoraggiarla a venire in Formula 1. Questo è il modo in cui vorrei vedere il futuro: avere un OEM che si occupa di sostenibilità».