7 Set [9:48]
Brake ducts Racing Point, è pace:
anche la Ferrari ha ritirato l'appello
Jacopo Rubino - XPB Images
Il caso sulle prese d'aria dei freni della Racing Point ormai può considerarsi archiviato. Al termine del Gran Premio d'Italia, anche la Ferrari ha ritirato il proprio appello contro la sentenza emessa lo scorso 7 agosto, in cui il team di Silverstone era stato penalizzato di 15 punti nel Mondiale e multato di 400 mila euro. Si chiedevano misure più severe, ma anche maggiore chiarezza su quanto può spingersi avanti la collaborazione tecnica fra scuderie avversarie, e in questo periodo non sono mancate tensioni espresse a mezzo stampa.
La controversia era nata per l'origine dei brake ducts sulla monoposto rosa, basati su quelli della Mercedes 2019 nonostante le regole di quest'anno richiedessero a ogni squadra un design autonomo. Questa componente è stata sfruttata dagli avversari per puntare i riflettori sui rapporti fra Racing Point e la stessa Mercedes, visto che sin dai test invernali la RP20 ha fatto discutere per essere un clone della Freccia d'Argento iridata nella passata stagione.
"Nelle scorse settimane la collaborazione fra la FIA, la Formula 1 e le squadre ha prodotto una serie di atti, modifiche ai Regolamenti Tecnico e Sportivo 2021, approvati dalla F1 Commission e dal FIA World Motor Sport Council, e Direttive Tecniche, che chiariscono le responsabilità di ogni partecipante al campionato nella progettazione delle componenti di una monoposto e implementano specifiche modalità di monitoraggio per far sì che tanto la lettera quanto lo spirito dei regolamenti siano pienamente rispettati", si legge nel comunicato diffuso da Maranello. "La Scuderia esprime il proprio apprezzamento per la tempestività con cui la FIA e la Formula 1 hanno affrontato efficacemente un aspetto fondamentale del DNA di questo sport così competitivo".
Alla vigilia di Spa si era fermata anche la Renault, iniziatrice della procedura formale con la prima protesta al GP di Stiria, dopo i precedenti passi indietro di McLaren e Williams. La Ferrari era quindi rimasta l'unica avversaria a portare avanti la causa, fino ad ora. E a Monza anche la stessa Racing Point ha confermato di aver annullato la propria istanza di appello, in cui al contrario chiedeva, ovviamente, una revisione più lieve delle sanzioni ricevute.
"Gli stewards e tutte le parti coinvolte hanno riconosciuto che ci fosse una mancanza di chiarezza nelle regole, e che non le abbiamo violate in maniera deliberata", ha sottolineato la Racing Point. "Ora che le ambiguità sono state risolte, abbiamo deciso di ritirare il nostro appello nell'interesse dello sport". Con una chiusa: "La vicenda è stata motivo di distrazione per noi per gli altri team, ma ora noi e tutti gli altri possiamo tornare a concentrarci sulle gare e sull'intrattenere il pubblico della F1". È poi arrivato il primo podio dell'anno con Lance Stroll.