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Leclerc seconda pole consecutiva

Massimo Costa - XPB Images

Da come era iniziato il fine settimana della Ferrari, pareva una Caporetto. Charles Leclerc si portava dietro da giorni una infezione alla bocca, Carlos Sainz giovedì non si era presentato in pista afflitto da un problema intestinale. Le prove libere non erano andate benissimo e nel terzo turno, quello che prepara la qualifica, i due ferraristi erano stati bloccati nel loro giro migliore rispettivamente da Kevin Magnussen e da Lance Stroll, fatto che aveva impedito di capire il vero valore della SF-23 con le gomme soft.

Poi, è arrivata la qualifica. Leclerc ha passato agevolmente il Q1 e il Q2, Sainz ha faticato nel Q2, ma è entrato in top 10. E qui, tutto è cambiato. Con sempre meno carburante a bordo, nel primo tentativo, le due Ferrari si sono piazzate davanti a tutti con Leclerc in 1'17"166 e Sainz secondo in 1'17"233. Una differenza di 67 millesimi. Max Verstappen ci ha messo del suo per tenere il passo dei due piloti vestiti di rosso, ma si è fermato a 1'17"286. Fuori gioco gli altri, con Lando Norris, protagonista degli ultimi weekend, addirittura fuori nel Q1 per un erroraccio, mentre le Mercedes non avevano lo spunto.

Nel secondo push. solitamente decisivo, Leclerc non si è migliorato in nessuno dei tre settori rispetto al primo tentativo e così anche Sainz e il loro tempo finale è rimasto invariato. Verstappen è stato più veloce di se stesso nel primo e secondo settore, ma ha fatto peggio nel tratto finale. L'olandese della Red Bull-Honda ha così abbassato il proprio crono realizzando 1'17"263, ma non è bastato per prendersi la pole o la seconda posizione chiudendo a 30 millesimi da Sainz. La Red Bull ha fermato gli sviluppi della RB19 in galleria del vento concentrandosi sulla vettura 2024, anche perché le ore a disposizione da regolamento, le ha dovute centellinare causa la "penalità" ricevuta dalla FIA per non avere rispettato il budget cap 2021.

E i risultati, almeno sul giro secco, si vedono perché Leclerc è riuscito a bissare la pole di Austin. Il monegasco si è detto totalmente sorpreso da quanto conquistato dalla Ferrari in qualifica, di diverso avviso il team principal Frederic Vasseur che immaginava un buon risultato, ma non di monopolizzare la prima fila. Ora si fa spazio il grande punto interrogativo che riguarda la gara. La Red Bull è pur sempre la Red Bull e ad Austin pur partendo sesta è riuscita a vincere, anche se non agilmente, la corsa. La Ferrari scivola spesso nella gestione gomme sulla lunga distanza, errori di strategia a parte. Sarà dunque interessante vedere cosa accadrà, soprattutto al termine di quel lunghissimo rettilineo che porta alla prima staccata dopo la partenza.

In seconda fila con Verstappen c'è incredibilmente l'Alpha Tauri-Honda di Daniel Ricciardo. La monoposto del team con base a Faenza è stata competitiva fin dal primo turno libero e si è confermata in qualifica. Peccato che Yuki Tsunoda debba partire dall'ultima fila per avere sostituito diversi componenti della power unit e il cambio, perché anche lui aveva il passo per inserirsi in Q3 e puntare a un grosso risultato. Bravo Ricciardo, tornato ad Austin dopo la frattura al polso rimediata a Zandvoort e autore di una prestazione spettacolare. La cosa clamorosa è che l'australiano ha battuto Sergio Perez con la seconda Red Bull, quinto, evento che avrà mandato in crisi il messicano idolo del numerosissimo pubblico locale.

La prima Mercedes è quella di Lewis Hamilton, sesto, una posizione che di certo non può soddisfare dopo le belle cose mostrate ad Austin. George Russell è risultato ottavo. In mezzo alle due monoposto nere, c'è la McLaren di Oscar Piastri. Nel Q3 sono entrate anche le due Sauber-Ferrari di Valtteri Bottas e Guan Yu Zhou, che partiranno dalla quinta fila. Per il team diretto da Alessandro Alunni Bravi un risultato che conferma quanto di buono evidenziato nelle prove libere. Alexander Albon aveva superato il Q2 con la Williams-Mercedes nonostante le sue lamentele su una macchina inguidabile (?), poi ha rovinato tutto con un track limits. Logan Sargeant ad Austin pareva aver finalmente "svoltato" con una bella gara, ma rapidamente è tornato quello di sempre non riuscendo a mettere insieme un giro cronometrato nel Q1 causa track limits.

Pierre Gasly si è così piazzato 11esimo con una Alpine-Renault che ha fatto una gran fatica ad arrivare in quella posizione. Ottimo 12esimo Nico Hulkenberg con la Haas-Ferrari. I loro compagni di squadra, rispettivamente Kevin Magnussen ed Esteban Ocon, hanno fatto molto peggio non superando il Q1. Delusione estrema per la Aston Martin-Mercedes che è 13esima con Fernando Alonso (per lui anche un testacoda alla curva 3) e fuori dal Q2, ma non è più una sorpresa, con Lance Stroll.

Sabato 28 ottobre 2023, qualifica

1 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'17"166
2 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'17"233 - Q3
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'17"263 - Q3
4 - Daniel Ricciardo (Alpha Tauri-Honda) - 1'17"382 - Q3
5 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'17"423 - Q3
6 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'17"454 - Q3
7 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'17"623 - Q3
8 - George Russell (Mercedes) - 1'17"674 - Q3
9 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'18"032 - Q3
10 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'18"050 - Q3
11 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'18"521 - Q2
12 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'18"524 - Q2
13 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'18"738 - Q2
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'19"147 - Q2
15 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - no time - Q2 **
16 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'19"080 - Q1
17 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'19"163 - Q1
18 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'19"227 - Q1
19 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'21"554 - Q1
20 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - no time - Q1

** Tsunoda sarà ultimo sullo schieramento per la sostituzione del cambio e di parti del motore
RS Racing