Jacopo RubinoAdesso si chiama Volant Winfield, ma è come rileggere "Volant Elf", la mitica selezione che ai tempi d'oro diede impulso alla scalata verso la Formula 1 di nomi quali Patrick Tambay, Alain Prost, Didier Pironi, Jean Alesi e Olivier Panis, diventando un pilastro dell'automobilismo d'Oltralpe. Si era svolta fino al 1994, è tornata quest'anno dopo la rinascita della scuola di pilotaggio che la organizzava, nel 2016. Anche la sede è rimasta la stessa, il circuito di Le Castellet che il prossimo giugno accoglierà di nuovo il Gran Premio di Francia.
L'edizione 2018 si è rivelata subito un successo, e chissà che non diventi un modello da seguire altrove: 58 richieste di partecipazione, 18 ammessi fra i 14 e 17 anni, in palio la "borsa di studio" per disputare una stagione gratuita nel campionato transalpino di F4. Al termine delle tre giornate previste, dal 12 al 14 febbraio, è stato Caio Collet il prescelto da una giuria composta, fra gli altri, da Francois Sicard (team principal DAMS), Stephane Clair (responsabile dell'autodromo), Christophe Lollier (direttore tecnico FFSA), Bertrand Decoster (dg Mygale) e Julien Febreau, telecronista della F1 per Canal Plus.
"Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, la scommessa è stata audace perché ha richiesto tanta preparazione", ha spiegato Frederic Garcia, numero uno della Winfield Racing School. "Abbiamo lavorato a lungo sul regolamento, non dovevano esserci dubbi sul modo in cui fosse deciso il vincitore".
Il programma è stato davvero a tutto tondo: sessioni di preparazione fisica e psicoattitudinale, lezioni di teoria, tecnica e persino gestione dei media, poi l'azione in pista al volante delle monoposto Mygale-Renault di Formula 4. A seguire i giovani in lizza, anche ingegneri di F1 come Julien Simon-Chautemps della Sauber e Gregory Thomas della Pirelli. Si è quindi arrivati alla sfida finale, un confronto fra Collet, il sudafricano Stuart White e l'avignonese Pierre-Louis Chovet. Per loro tre run a testa di cinque giri, scambiandosi ogni volta le vetture per garantire il massimo equilibrio, ma conservando il proprio set di pneumatici. Nella media dei riferimenti cronometrici, Collet è passato davanti grazie al colpo di reni del suo 1'33"135.
"Sono stati tre giorni impegnativi, per questo è davvero un onore aver vinto", ha commentato il brasiliano. Caio, già seguito dal management di Nicolas Todt, viene dal karting (3° nel Mondiale KFJ 2015) e in queste settimane si è distinto con ottime prestazioni all'esordio nella F4 degli Emirati Arabi. La serie francese sarebbe stata comunque nei suoi piani, ora potrà affrontarla sostenuto da un assegno da 230 mila euro: "Senza dubbio è una grande opportunità per la mia carriera, il premio in denaro mi dà ancora più motivazione".
Fra gli altri ragazzi al via c'erano anche Arthur Leclerc, fratello minore di Charles, e il danese Noah Watt, figlio di Jason che fu vicecampione 1999 di F3000. Ritroveremo anche loro sulla griglia dello Championnat de France F4, che utilizzerà le stesse Mygale-Renault. Tra i più giovani, Théo Pourchaire (14 anni) è stato premiato con il Trophée Winfield che gli garantisce tre giorni di test gratuiti presso la Winfield Racing School e l'iscrizione automatica al concorso 2019. Magari per tentare di vincerlo.
I partecipanti al Volant Winfield 2018Pierre-Louis Chovet (Francia), 15 anni
Caio Collet (Brasile), 15 anni
Sébastien Debourg (Francia-Bulgaria), 15 anni
Ugo De Wilde (Belgio), 15 anni
Joshua Durksen (Paraguay), 14 anni
Adam Eteki (Francia), 15 anni
Alessandro Ghiretti (Francia), 16 anni
Arthur Leclerc (Monaco), 17 anni
Esteban Muth (Germania), 16 anni
O’Neill Muth (Germania), 14 anni
Théo Nouet (Francia), 15 anni
Théo Pourchaire (Francia), 14 anni
Hugo Roch (Francia), 16 anni
Pierre-Andréa Verreaux (Francia), 16 anni
Victor Vincent (Francia), 16 anni
Noah Watt (Danimarca), 15 anni
Stuart White (Sudafrica), 16 anni
Cylien Zammit (Francia), 16 anni