23 Mag [11:08]
Continua la polemica sull'EOT
Professionalità, BOP o entrambi?
Marco Cortesi
È ormai una discussione continua quella che riguarda l'Equivalence of Technology a Le Mans. Dopo le polemiche da parte di alcuni, ad esempio all'interno del team SMP, per il vantaggio competitivo delle Toyota nei test e alla 6 Ore di Spa, per i primi test pre-Le Mans è arrivato un nuovo provvedimento che ha fatto discutere, e che ha ridotto il flusso di carburante a disposizione delle LMP1 private.
Anche se già, ad esempio, in Rebellion si sono levati gli scudi ("È triste avere un regolamento che non ti permette di andare più veloce degli altri concorrenti" ha detto André Lotterer). Certo, è un discorso che potrebbe fare anche la Toyota, dato che utilizzando appieno il potenziale della TS050 la superiorità sarebbe schiacciante (come dimostrato dalla 919 "record" da quasi 1200 cavalli).
Intanto, a gettare acqua sul fuoco, l'organizzatore fa sapere che il provvedimento non intende essere impattante sull'esito della gara. Semplicemente, tale riduzione permetterà di aumentare di un giro la lunghezza degli stint delle LMP1 private, a quota 17, cosa che comunque le squadre avrebbero fatto con il "lift and coast" ovvero modulando l'accelerazione.
Il discorso si inserisce però nuovamente nel dibattito "fisiologico" sull'EOT. Mentre alcuni vorrebbero vederlo diventare un BOP (ovvero una serie di misure per far vincere tutti a turno indipendentemente dalla qualità della vettura) l'ACO continua a percepirlo come uno strumento per fare emergere, a parità di tecnologie usate, la vettura migliore. E, come spiegato spesso in passato, viene difficile pensare che una Rebellion derivata dall'Oreca LMP2 possa risultare migliore di una Toyota TS050...
È comprensibile che, se da un lato si vuole esaltare la competizione tra vari costruttori, dall'altro occorra anche garantire a chi ha fatto un lavoro migliore di poterne trarre i vantaggi. Altrimenti, è il caso di utilizzare un regolamento stile... GT3. Proprio sui regolamenti sono attesi importanti annunci, tra le idee di convergenza con l'IMSA e di super-GTE. Sembra inevitabile che, volendo unire grandi case e piccoli costruttori, occorra "temperare" la competizione vera con qualche elemento di bilanciamento "artificiale". Il difficile sarà capire il posizionamento della serie se davvero vorrà ad essere al top dal punto di vista tecnico.