Jacopo RubinoMick Schumacher sembra aver cambiato marcia. Finito nel tritacarne delle critiche per i tanti errori, e spesso molto costosi per il budget della Haas, ora si gode il momento: in Austria ha festeggiato il secondo arrivo a punti consecutivo, assieme alla soddisfazione di essere votato come come "pilota del giorno" dagli spettatori della Formula 1. Il violento botto di Montecarlo oggi è lontanissimo, anche se è avvenuto soltanto un mese e mezzo fa.
Da quel picco negativo, forse, il figlio di Michael ha trovato la forza per svoltare. Questo almeno emerge dal racconto del team principal Gunther Steiner a Any Driven Monday, trasmissione di Sky Sports: "Era già andato molto meglio in Canada. Si era qualificato bene, in gara si era ritirato (problemi tecnici mentre era settimo, ndr), ma era apparso molto più rilassato sotto ogni aspetto. Mettersi meno pressione addosso lo ha aiutato a raggiungere questi risultati, ne sono sicuro al cento per cento".
Mick a Silverstone ha tagliato il traguardo ottavo, in scia a Max Verstappen che, pur con una Red Bull dall'aerodinamica compromessa, gli aveva reso la vita parecchio difficile. Conveniva non osare troppo, sapendo quanto fosse alta la posta in gioco, perché un altro sbaglio sarebbe stato imperdonabile. Nel weekend a Spielberg lo abbiamo visto però nella sua versione migliore: consistente, corretto ma combattivo (Lewis Hamilton può confermare) e anche capace di farsi sentire. Lo dimostra la delusione esternata dopo la Sprint del sabato, non avendo avuto l'ok a lottare contro la vettura gemella di Kevin Magnussen, e venendo poi superato da Hamilton.
"Ero arrabbiato perché sentivo che avevamo perso punti, ma a volte un po' di rabbia fa uscire la bestia", ha scherzato il pupillo Ferrari dopo il Gran Premio di domenica chiuso al sesto posto, battendo anche il compagno. "Mick nelle ultime due gare ha compiuto un grande passo avanti", ha riconosciuto lo stesso Magnussen. "Quando è più veloce non c'è motivo di bloccarlo, io sono qui per aiutare la squadra".
Rotto il ghiaccio, il cammino in F1 del giovane Schumacher potrebbe diventare più agevole. Ovviamente sui risultati incide anche il rendimento della Haas, fin qui quasi priva di aggiornamenti ma molto efficace in Austria. "Vedremo come andrà al Paul Ricard, ma sono abbastanza convinto che rimarremo competitivi", ha sottolineato speranzoso. Il boss Steiner intanto non si è nascosto: l'obiettivo è la sesta piazza nel Mondiale Costruttori, ma ci vuole proprio un Mick così per poterci credere.