Jacopo RubinoPareggio. All'esatto giro di boa della stagione 2022, l'Alpine ha agganciato la McLaren a quota 81 punti: ora si apre la sfida per il quarto posto nel Mondiale Costruttori di Formula 1. E a dir la verità, sembra proprio la squadra francese quella messa meglio sul lungo periodo, perché molto più attiva sul fronte degli aggiornamenti, mentre a Woking hanno tirato un po' il freno a mano, pagando pegno in pista.
"Credo che il team stia facendo un mega lavoro. Abbiamo avuto novità a Baku, a Silverstone e qui un’altra ala posteriore", aveva evidenziato Fernando Alonso alla vigilia del weekend Austria. Lo spagnolo non è stato poi fortunatissimo, specialmente per il problema che l'ha messo subito fuori gioco nella Sprint Race, ma domenica, rimontando dal fondo, è risalito di forza in top 10. Anzi, senza il pit-stop aggiuntivo a cui è stato costretto (c'erano vibrazioni sul primo treno di gomme medie), Alonso è convinto che avrebbe potuto persino chiudere sesto, alle spalle del compagno Esteban Ocon. "Sono molto contento delle prestazioni della nostra vettura, quelle con cui lottiamo di solito erano più lente in confronto a noi, è un ottimo segno", ha sottolineato il due volte iridato.
Anche la McLaren ha portato a casa un doppio arrivo a punti in Austria, con Lando Norris settimo e Daniel Ricciardo nono, superando le aspettative di un weekend che non era cominciato bene. "Alonso e l'Alpine erano molto veloci, abbiamo limitato i danni. Abbiamo avuto un po' di fortuna con Sainz e Perez ritirati, ma siamo arrivati dove meritavamo", ha commentato Norris. "Contando che il nostro assetto era un po' compromesso, sappiamo che c'era un buon potenziale". L'inglese, infatti, aveva perso chilometri nella FP1 per i problemi avuti dalla power unit Mercedes.
C'è però tanto del suo nei risultati McLaren di quest'anno: la MCL36 si è rivelata una macchina incostante, capace di acuti (come a Melbourne e Imola, roba però di settimane fa) così come di tante giornate opache. Il principale tallone d’Achille è l’elevato drag, che si paga parecchio sui tracciati veloci. L’Alpine, dal Gran Premio di Spagna in cui ha cominciato a portare evoluzioni significative sulla A522, e tutte efficaci, ha così eroso il gap in graduatoria che era stato anche di +24.
La McLaren adesso non può più vivere di rendita, ma sembra intenzionata a portare solo modifiche minori, anche per il rischio di sforare il budget cap. A Spielberg sono state introdotti piccoli correttivi all’alettone e alle prese d’aria dei freni posteriori. "Al momento l'obiettivo principale è sbloccare più potenziale dal pacchetto che abbiamo, poi vedremo quali piccoli cambiamenti arriveranno", diceva qualche tempo fa il team Andreas Seidl. Chissà che l'avanzata degli avversari non faccia rivedere i piani.
C'è inoltre il fattore piloti da considerare: Norris ha 64 lunghezze, primo dopo i portacolori di Red Bull, Ferrari e McLaren, Ricciardo solo 17, e le difficoltà dell’australiano sono ormai conclamate. L'Alpine, oggi, dispone invece di una coppia più omogenea a livello cronometrico, con Ocon e il veterano Alonso che, dopo un avvio di stagione ricco di imprevisti, marca risultati utili da cinque round consecutivi. Anche questo sta facendo la differenza.