Jacopo Rubino - XPB ImagesDopo
il "caso" della linea gialla di Montecarlo, erano attesi altri chiarimenti: le note della direzione gara per il Gran Premio dell'Azerbaijan, questa volta di nuovo presieduta da Niels Wittich, tolgono ogni dubbio su cosa è consentito ai piloti in entrata e uscita dalla pit-lane. Ossia, la linea di demarcazione può essere toccata e parzialmente superata, a patto di non farlo con una intera ruota.
In realtà, non è nulla di nuovo: il Codice Sportivo Internazionale della FIA era già stato aggiornato con queste disposizioni durante l'inverno, pur sottotraccia. A Monaco, come emerso attraverso la protesta Ferrari contro Max Verstappen, rigettata, le note della direzione gara contenevano però una contraddizione. Colpa del copia-incolla compiuto da Eduardo Freitas, l'altro capo dei commissari presente arruolato quest'anno dalla F1, del documento redatto per l'edizione 2021 dal giubilato Michael Masi, in cui si parlava di restare totalmente alla destra della linea.
"In accordo al capitolo 4, articolo 4 e 5 dell'Appendice L del Codice Sportivo Internazionale i piloti devono seguire le procedure per entrata e uscita dai pit", è quanto indicano in modo telegrafico le note redatte per il weekend di Baku: di fatto, si rimanda direttamente al Codice sgomberando il campo da confusioni.
Ma qualcosa, in effetti, stona: il divieto di non oltrepassare la linea è una questione di sicurezza, dato il differenziale di velocità tra chi ha effettuato (o deve effettuare) una sosta ai box e chi invece transita a piena andatura. Ma adesso diventa quasi inevitabile pensare che i piloti siano legittimati a sfruttare anche quei pochi centimetri loro concessi per guadagnare magari 1 o 2 decimi in accelerazione. Alla faccia della sicurezza, se dovesse esserci vicino un avversario, e forse con più difficoltà nell'analizzare le situazioni non regolamentari.