24 Nov [8:10]
Fuji Dream Race - Gara 2
Nel caos Karthikeyan fa tutto bene
Marco Cortesi
Narain Karthikeyan conquista il miglior risultato della sua carriera asiatica vincendo la seconda gara della Dream Race SuperGT e DTM al Fuji. Il quarantaduenne indiano è stato di fatto l'unico del contingente giapponese ad avere una gara regolare dall'inizio alla fine e, con una vettura dimostratasi oggi superiore, ha condotto le ostilità resistendo anche alle varie sorprese via via emerse.
Le prime fasi sono state dominate da quattro Honda che, comandate da Karthikeyan, si sono sbarazzate subito, con la pista asciutta, delle vetture DTM nel mezzo. A definire l'esito della gara sono state però anche le situazioni di safety-car. La prima è arrivata nelle fasi iniziali per un detrito perso da Loic Duval. Da segnalare i pit di Zanardi e Treluyer per una sosta (non valida per lo stop obbligatorio) che gli avrebbe fatto guadagnare posizioni pur sapendo di doversi fermare nuovamente.
La seconda neutralizzazione (per una foratura di René Rast) ha colto di soprpresa il leader della qualifica Daisuke Nakajima, che non si era ancora fermato, e Naoki Yamamoto. Entrambi hanno così perso moltissime posizioni. Come se per le Honda la situazione non fosse già complessa, al restart altre due delle vetture nipponiche a motore centrale, quelle di Koudai Tsukakoshi e Tomoki Nojiri, sono venute a contatto, ritirandosi.
Alla fine, l'unico pilota delle NSX non protagonista di incidenti e con la sosta effettuata in un momento corretto è stato proprio Karthikeyan, che si è così involato resistendo anche alla terza caution, chiamata per un triplice contatto tra le Lexus Bandoh, Sard e LeMans.
Alle spalle di Karthikeyan ha concluso Duval, ma il francese è stato penalizzato di un secondo per aver forzato fuori pista Marco Wittmann. La BMW ha così trovato un insperato secondo posto, mentre dietro a Duval ha concluso Yamamoto, che ha recuperato dalle retrovie seguito dalla BMW di Kamui Kobayashi e da Nakajima. Undicesimo posto per la prima delle Nissan con Tsugio Matsuda, mentre Zanardi ha terminato tredicesimo.
Da segnalare che si chiude con due successi nelle due gare del weekend la storia della Lexus LC500 e dell'attuale Honda NSX. La prima lascerà il posto alla Toyota Supra, la seconda verrà completamente trasformata a motore anteriore, abbandonando dopo molte stagioni il concetto di "mid-ship" presente sul modello stradale.
Domenica 24 novembre 2019, gara
1 - Narain Karthikeyan (Honda NSX) – Nakajima - 31 giri
2 - Loic Duval (Audi RS5) – Phoenix - 0"825
3 - Marco Wittmann (BMW M4) – RBM - 0"935
4 - Naoki Yamamoto (Honda NSX) – Kunimitsu - 3"412
5 - Kamui Kobayashi (BMW M4) – RBM - 3"743
6 - Daisuke Nakajima (Honda NSX) – Mugen - 4"356
7 - Mike Rockenfeller (Audi RS5) – Abt - 4"536
8 - Ryo Hirakawa (Lexus LC500) – Tom's - 4"681
9 - Rene Rast (Audi RS5) – Rosberg - 5"624
10 - Benoit Treluyer (Audi RS5) – WRT - 7"226
11 - Tsugio Matsuda (Nissan GT-R) – Nismo - 7"542
12 - Mitsunori Takaboshi (Nissan GT-R) – Kondo - 7"655
13 - Alex Zanardi (BMW M4) – RBM - 7"680
14 - Heikki Kovalainen (Lexus LC500) – Sard - 8"950
15 - Kazuya Oshima (Lexus LC500) – LeMans - 9"310
16 - Yuji Kunimoto (Lexus LC500) – Bandoh - 9"310
Ritirati
27° giro - James Rossiter
27° giro - Kohei Hirate
27° giro - Kazuki Nakajima
27° giro - Hiroaki Ishiura
26° giro - Kodai Tsukakoshi
26° giro - Tomoki Nojiri