5 Nov [16:19]
Gasly e Ocon, la classe pura
che i top team non sanno vedere
Massimo Costa - XPB Images
Ci sono risultati che sembrano impossibili da ottenere in F1 per team di centro classifica, e invece la pioggia spesso finisce per cambiare i valori tecnici, e le classifiche che siamo abituati a scrivere, vengono improvvisamente ribaltate. Questo accade quando il talento soverchia ampiamente quelle che sono le possibilità reali di una monoposto abituata ad essere a centro classifica o addirittura nelle ultime posizioni.
La storia della F1 è piena di questi episodi, il primo che viene in mente è quello di Ayrton Senna, secondo a Monte Carlo con la Toleman sotto il diluvio universale. Oppure, la vittoria di Sebastian Vettel nella pioggia di Monza con la Toro Rosso e, volando nel passato, Vittorio Brambilla capace di vincere con la March un bagnatissimo GP di Austria del 1975 precedendo un certo James Hunt con la piccola Hesketh.
Ecco, domenica scorsa in Brasile non potevano non venire in mente questi episodi, e tanti altri per la verità, quando nelle prime tre file di una qualifica difficilissima si sono posizionate le due Racing Bulls di Yuki Tsunoda e Liam Lawson, terzo e quinto, e l'Alpine di Esteban Ocon (quarto), quest'ullitmo già protagonista a Budapest nel 2021 quando vinse un GP iniziato con la pioggia e poi gestito da campione con pista asciutta.
Se la sfortuna, come abbiamo raccontato in altro articolo, ha impedito ai piloti Racing Bulls di puntare al podio, tutto è filato liscio per Ocon e anche per Pierre Gasly. La complicità della bandiera rossa e di un pit-stop ritardato, hanno permesso a Ocon di ritrovarsi al comando in una gara che lo vedeva comunque ottimo quarto fin dal via. Il francese aveva addirittura allungato sulla ben più competitiva Red Bull di Max Verstappen quando la corsa è ripresa, ma dopo la safety-car finale, il campione del mondo ha preso il sopravvento e Ocon ha portato l'Alpine a un magico secondo posto finale.
Ma non solo Ocon, anche Gasly con la seconda Alpine si è reso protagonista di una gara micidiale. Partito 13esimo, ha rimontato alla grande fino a trovarsi al posto giusto al momento giusto quando la gara è stata fermata con bandiera rossa. Gasly si è ritrovato terzo e lì è rimasto fino al termine resistendo agli attacchi della Mercedes di George Russell. Va ricordato che il francese è riuscito a vincere un Gran Premio con la Alpha Tauri (ex Toro Rosso e attuale Racing Bulls) a Monza anche se... non pioveva.
Ecco che le prestazioni di Ocon, stranamente non considerato dalla Mercedes (per esempio) e da altri top team, e di Gasly, bocciato a suo tempo dalla Red Bull, ma spesso capace di prestazioni fuori dall'ordinario per le monoposto che si è trovato a guidare in carriera, hanno evidenziato ancora di più il talento di questi due ragazzi cresciuti insieme nel karting transalpino quando erano poco più che bambini ed ora finiti insieme sul podio di un Gran Premio di F1.