Jacopo RubinoLa passione di Lewis Hamilton per le due ruote è ormai cosa nota. E adesso, non sembra più così impossibile vederlo in sella ad una MotoGP per un test. L'apertura viene dal nuovo team satellite Yamaha presentato a Kuala Lumpur, il cui sponsor di riferimento è Petronas. Lo stesso della Mercedes in Formula 1.
"Non sarei sorpreso di vedere presto Lewis Hamilton coinvolto, stiamo a vedere. Lavorando con Petronas, so che sono molto attivi nelle loro strategie di marketing", ha commentato Razlan Razali, amministratore delegato del circuito di Sepang che sostiene a sua volta la squadra clienti Yamaha.
I piloti, il nostro Franco Morbidelli (campione 2017 Moto2) e il rookie francese Fabio Quartararo, si sono detti molto interessati all'idea. "Se Lewis volesse provare la MotoGP, gliela darei subito. Anche se io non potessi guidare la F1", ha detto ad esempio l'italiano. Ma il sogno sarebbe un vero e proprio scambio di mezzi, seguendo le orme di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Marc Marquez e Dani Pedrosa che negli anni hanno già avuto l'opportunità di calarsi nell'abitacolo di una monoposto della categoria regina.
Dall'altro lato, cimentandosi sulla M1 il britannico potrebbe replicare quanto fatto da Michael Schumacher (che saggiò la Ducati), Fernando Alonso (la Honda) e ancora prima da Vitantonio Liuzzi, il quale nel 2006 salì sulla Suzuki di John Hopkins, "prestando" all'americano la sua Toro Rosso grazie allo sponsor comune Red Bull.
Hamilton, che è peraltro ambasciatore del marchio MV Agusta, a dicembre si è intanto allenato sul circuito di Jerez con una Yamaha R1, seguito da due istruttori d'eccezione come Alex Lowes e Michael van der Mark, alfieri della casa giapponese nel Mondiale Superbike. Per lui anche una scivolata, senza grosse conseguenze. Chissà che l'esperienza non gli torni utile per misurarsi su una MotoGP.
Nella foto, Hamilton in prova a Jerez con una Yamaha privata lo scorso dicembre