8 Ott [9:19]
Hamilton vede il mondiale
Vettel ritirato precipita a -59
Jacopo Rubino - Photo4
Il Mondiale 2017 di Formula 1 accelera bruscamente verso Lewis Hamilton. A Suzuka il britannico fa sua l'ottava vittoria stagionale e vola a +59 in classifica su Sebastian Vettel, bersagliato ancora dalla sfortuna. Un problema ad una candela, un'inezia, ha tradito presto il ferrarista dopo l'allarme scattato in griglia, che aveva portato i meccanici a smontare il cofano motore per un controllo. Sembrava tutto risolto, invece no: non era neanche concluso il primo giro quando era già evidente come il tedesco fosse in palese difficoltà, superato da Max Verstappen e poi quasi inerme nei confronti degli altri rivali. Vettel è stato richiamato ai box, è rimasto alcuni minuti nell'abitacolo, poi è arrivato il ritiro definitivo che sembra una pietra tombale sul sogno iridato.
Il ruolo di anti-Hamilton, quindi, lo ha recitato Verstappen che fino alla fine ha tentato di ripetere lo sgambetto di Sepang. In un paio di occasioni l'olandese si è fatto seriamente minaccioso, approfittando di qualche momento interlocutorio di Hamilton sul passo gara. Due i momenti chiave: al 30° giro la Mercedes ha fatto rallentare Valtteri Bottas (leader provvisorio mentre aspettava il cambio gomme) per far passare Hamilton e usarlo da tappo; poi, nel finale, l'olandese ha azzerato il gap ma non ha potuto tentare l'attacco, perdendo tempo nei doppiaggi di Fernando Alonso e Felipe Massa. Il tutto mentre Hamilton aveva segnalato via radio alcune vibrazioni che lo avevavano messo in allerta.
Verstappen, pur mai domo, si accontenta così della piazza d'onore, mentre la Red Bull festeggia un altro doppio podio grazie a Daniel Ricciardo, terzo. Bottas, settimo al via per la penalità dovuta alla sostituzione del cambio, ha affrontato il primo stint con la mescola soft, quindi ha cercato di agganciare l'australiano ma non ci è riuscito, chiudendo quarto. Gli sarebbe servito forse qualche chilometro in più.
Con l'unica Ferrari superstite, Raikkonen si è invece dovuto rimboccare le maniche: decimo in griglia, al primo giro il finnico è scivolato nelle retrovie andando largo alla curva Spoon in un tentativo di sorpasso a Nico Hulkenberg, dovendo così scalare il gruppo. La velocità della sua Rossa gli ha consentito di recuperare con relativa facilità, terminando quinto davanti alle sempre presenti Force India di Esteban Ocon e Sergio Perez. Il francese, soprattutto, è stato autore di un grande start infilando Ricciardo, per occupare la terza piazza. Poi, la superiorità delle monoposto di vertice è stata decisiva.
Accesa la battaglia per gli ultimi punti in palio, con un grintoso Kevin Magnussen giunto ottavo dopo aver infilato di forza la Williams di Massa in curva 1. Il danese ha aperto la strada anche al compagno Romain Grosjean, nono, mentre il brasiliano è rimasto aggrappato alla top 10 difendendosi nelle battute conclusive dalla minaccia della McLaren-Honda di Alonso.
Ambiva alla zona punti anche Hulkenberg, che ha coperto ben 40 tornate con un solo set di pneumatici, ma poco dopo la sosta il DRS della sua Renault è rimasto bloccato in posizione aperta: macchina inguidabile e abbandono. Dalla scuderia francese si congeda l'appiedato Jolyon Palmer, 12esimo e autore di una prova dignitosa, prima di cedere il sedile a Carlos Sainz: dal canto suo, lo spagnolo ha salutato con l'amaro in bocca la Toro Rosso, uscendo subito di scena con un crash e facendo intervenire la safety-car. Fuori gioco anche Marcus Ericsson (a muro in curva 7) e Lance Stroll, che al giro 46 ha rischiato per il cedimento improvviso della gomma anteriore sinistra, tagliando pericolosamente sull'erba. In entrambi i casi i commissari hanno optato per la meno invasiva Virtual Safety Car, non senza qualche perplessità sulla conservazione dei distacchi. Dopo lo stop di Stroll, ad esempio, Hamilton ha guadagnato almeno 1" che si è rivelato prezioso per arginare la sagoma di Verstappen.
Domenica 8 ottobre 2017, gara
1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 53 giri 1'27'31”194
2 - Max Verstappen (Red Bull Renault) - 1"211
3 - Daniel Ricciardo (Red Bull Renault) - 9"679
4 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 10"580
5 - Kimi Räikkönen (Ferrari) - 32"622
6 - Esteban Ocon (Force India Mercedes) - 1'07"788
7 - Sergio Perez (Force India Mercedes) - 1'11"424
8 - Kevin Magnussen (Haas Ferrari) - 1'28"953
9 - Romain Grosjean (Haas Ferrari) - 1'29"883
10 - Felipe Massa (Williams Mercedes) - 1 giro
11 - Fernando Alonso (McLaren Honda) - 1 giro
12 - Jolyon Palmer (Renault) - 1 giro
13 - Pierre Gasly (Toro Rosso Renault) - 1 giro
14 - Stoffel Vandoorne (McLaren Honda) - 1 giro
15 - Pascal Wehrlein (Sauber Ferrari) - 2 giri
Ritirati
46° giro - Lance Stroll
41° giro - Nico Hulkenberg
8° giro - Marcus Ericsson
5° giro - Sebastian Vettel
1° giro - Carlos Sainz
Il campionato piloti
1.Hamilton 306 punti; 2.Vettel 247; 3.Bottas 234; 4.Ricciardo 192; 5.Raikkonen 148; 6.Verstappen 111; 7.Perez 82; 8.Ocon 65; 9.Sainz 48; 10.Hulkenberg 34
Il campionato costruttori
1.Mercedes 540 punti; 2.Ferrari 395; 3.Red Bull 303; 4.Force India 147; 5.Williams 66; 6.Toro Rosso 52; 7.Haas 43; 8.Renault 42; 9.McLaren 23; 10.Sauber 5