29 Ott [23:38]
Illusione Ferrari, Verstappen imbattibile
Hamilton splende, Perez sbaglia tutto
Massimo Costa - XPB Images
L'illusione è durata qualche centinaio di metri, ma già allo spegnimento dei semafori si era capito che non era giornata per la Ferrari. Charles Leclerc e Carlos Sainz non sono scattati come lepri al contrario di Max Verstappen che, dalla seconda fila, si è gettato sulle due SF93. Nell'interminabile rettifilo del circuito messicano, si è fatto largo anche Sergio Perez (quinto sullo schieramento) che ha passato lo spagnolo in prossimità della prima curva dove si sono presentati in tre, appaiati: all'interno Verstappen, in mezzo Leclerc, all'esterno il messicano.
Perez posseduto da una insana foga, ha tentato il colpaccio di passare Leclerc e magari anche Verstappen utilizzando la linea esterna della curva 1 e quella interna in curva 2. Ma gli è andata male, molto male, perché ha stretto troppo la traiettoria in ingresso curva ed ha colpito la ruota anteriore sinistra di un Leclerc stretto a sandwich tra le due Red Bull. Perez è volato in aria, la fiancata destra della sua RB19 è stata strappata e tra la delusione del pubblico messicano è rientrato ai box per ritirarsi.
Leclerc si è trovato con l'ala anteriore danneggiata, ma è riuscito a proseguire con un buon ritmo alle spalle di Verstappen, risultato imprendibile per tutti. Stranamente la Red Bull ha anticipato la sosta per il cambio gomme, da medie a dure, e questo avrebbe potuto mettere in difficoltà l'olandese nel finale della corsa. Ma, buon per lui, a metà gara è stata chiamata la safety-car per l'incidente, piutttosto violento di Kevin Magnussen a cui ha ceduto la sospensione posteriore sinistra alla curva 8. Verstappen è prontamente rientrato ai box per montare un secondo treno di gomme dure, poi è stata esposta la bandiera rossa.
Dopo una trentina di minuti la gara è ripresa con partenza da fermo, Verstappen e Leclerc in prima fila, ma non c'è stato niente da fare per il ferrarista. I primi due erano su gomma dura, Lewis Hamilton, terzo, con la media come il compagno George Russell. La Mercedes ha tentato il colpo grosso e ci è riuscita in quanto il sette volte campione del mondo ha superato Leclerc dopo una bella battaglia. Cosa invece, non riuscita a Russell su Sainz (con pneumatici duri). Anzi, Russell ha anche perso il quinto posto superato nel finale da un arrembante Lando Norris, partito dalla penultima fila dopo l'errore nel Q1 della qualifica.
In Ferrari erano convinti che le gomme medie sarebbero "colassate" a partire dal giro 48, come da comunicazione via radio dell'ingegnere di Leclerc, ma non è andata così. La realtà è stata ben diversa, Hamilton guadagnava costantemente sulla Ferrari e, beffa delle beffe, ha anche segnato il giro più veloce all'ultimo passaggio. Chissà su quali dati si basavano gli ingegneri di Maranello che forse non avevano fatto i conti con le capacità di guida di Hamilton, considerando che Russell negli ultimi giri è andato in crisi con le gomme. E' la seconda gara consecutiva (se non consideriamo la squalifica ad Austin) che la Mercedes e Hamilton si piazzano al secondo posto, un fine di stagione decisamente positivo per il team di Toto Wolff.
Leclerc ha disputato una buona prova ottenendo il terzo gradino del podio. Di più non poteva fare come Sainz, quarto e bravo nel contenere Russell. Detto della gran rimonta di Norris, applausi a non finire per Daniel Ricciardo che ha portato una Alpha Tauri-Honda, a dir poco velocissima a Città del Messico grazie ai motori Honda che a queste altitudini respiravano meglio di tutti e a un set-up perfetto), al settimo posto. L'australiano è stato a lungo quinto, ma non ha potuto contrastare Russell e Norris. Per il team con base a Faenza, sarebbero arrivato punti anche da Yuki Tsunoda, che da ultimo era risalito in top 10, ma il giapponese ha rovinato tutto con una manovra di sorpasso completamente sbagliata su Oscar Piastri. Quest'ultimo, non è stato ficcante come in altre occasioni e nel finale ha dovuto lasciar passare il compagno Norris in pieno recupero.
Punti per la Williams-Mercedes, nona con un bravo Alexander Albon mentre Esteban Ocon ha lottato come un leone per prendersi il decimo posto con la Alpine-Renault. Peccato per Nico Hulkenberg che era stato per gran parte della corsa tra la ottava e la decima piazza con la Haas-Ferrari, ma negli ultimi chilometri è sceso 13esimo. Poca gloria per la Sauber-Ferrari nonostante l'impegno di Valtteri Bottas e Guan Yu Zhou, finiti in mezzo a due contatti. Inesistenti le Aston Martin-Mercedes con Fernando Alonso sempre nelle ultime posizioni, poi ritiratosi, e Lance Stroll che si è visto quando ha ostacolato Logan Sargeant e quando è finito contro Bottas.
Domenica 29 ottobre 2023, gara
1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 71 giri
2 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 13"875
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 23"124
4 - Carlos Sainz (Ferrari) - 27"154
5 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 33"266
6 - George Russell (Mercedes) - 41"020
7 - Daniel Ricciardo (Alpha Tauri-Honda) - 41"570
8 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 43"104
9 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 48"573
10 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'02"879
11 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'06"208
12 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'18"982
13 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'20"309
14 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'20"597
15 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'21"676
Ritirati
Logan Sargeant
Lance Stroll
Fernando Alonso
Kevin Magnussen
Sergio Perez
Il campionato piloti
1.Verstappen 491 punti; 2.Perez 240; 3.Hamilton 220; 4.Alonso, Sainz 183; 6.Norris 169; 7.Leclerc 166; 8.Russell, 151; 9.Piastri 87; 10.Gasly 56; 11.Stroll 53; 12.Ocon 45; 13.Albon 27; 14.Bottas 10; 15.Hulkenberg 9; 16.Tsunoda 8; 17.Zhou, Ricciardo 6; 19.Magnussen 3; 19.Lawson 2; 20.Sargeant 1.
Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 731 punti; 2.Mercedes 371; 3.Ferrari 349; 4..McLaren-Mercedes 256 5.Aston Martin-Mercedes 236; 6.Alpine-Renault 101; 7.Williams-Mercedes 28; 8.Sauber-Ferrari, Alpha Tauri 16; 10.Haas-Ferrari 12.