Jacopo Rubino - XPB ImagesContro l'emergenza Coronavirus l'intero mondo della Formula 1 è chiamato a fare sacrifici. Anche i piloti: Carlos Sainz e Lando Norris, i due alfieri McLaren, sono i primi ad aver accettato ufficialmente una riduzione del proprio stipendio. Un atto di responsabilità più che mai doveroso, dato che lo stesso team di Woking ha confermato come una parte del proprio staff sia stata messa in congedo. In questo modo sarà possibile ricorrere agli ammortizzatori sociali forniti dal governo del Regno Unito.
"Le misure hanno l'obiettivo di proteggere i posti di lavoro a breve termine, assicurando ai nostri dipendenti il ritorno all'attività a tempo pieno quando ci sarà una ripresa economica", si legge nella nota diffusa dal gruppo McLaren. Il provvedimento è esteso al reparto delle auto stradali e a quello delle tecnologie applicate ad altri settori, che risentono a loro volta delle conseguenze provocate dalla pandemia.
Questo regime durerà fino alla fine di maggio, mentre il resto dei colleghi proseguirà con una retribuzione minore per tre mesi. La speranza è che il Mondiale possa ripartire prima: ad oggi il round di apertura sarebbe quello in Canada del 14 giugno, ma niente può essere considerato sicuro.
Oltre a Sainz e Norris, anche la dirigenza McLaren ha scelto una decurtazione salariale, a cominciare dal grande capo Zak Brown. E a quanto pare l'esempio è già in discussione presso altre squadre, comprese quelle di vertice.