Michele Montesano - XPB Images
Per Mercedes il GP di Imola avrebbe dovuto fare da spartiacque per la stagione 2023 di Formula 1. Infatti, stando ai piani del team di Brackley, proprio sul tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari avrebbe dovuto fare il suo esordio la versione B della W14. Purtroppo l’emergenza meteorologica che ha investito l’Emilia Romagna ha costretto la cancellazione del sesto round stagionale. In Mercedes hanno così rinviato il pacchetto di aggiornamenti a Montecarlo. Ma il cittadino di Monaco, stretto, tortuoso e con i guardrail ai margini della pista, potrà essere il luogo ideale per far debuttare la W14 B?
Galvanizzati da un buon risultato nel GP di Miami, in cui George Russel e Lewis Hamilton hanno conquistato rispettivamente il quarto e sesto posto, gli uomini Mercedes hanno ricevuto la conferma che la monoposto riesce a esprimersi al meglio in condizioni di gara. Infatti in Florida i punti di forza della W14 sono stati la costanza nell’usura degli pneumatici correlato ad un buon passo gara. Ma la freccia d’argento soffre sia sul lato aerodinamico che, seppur in parte, su quello meccanico che si riflettono in una finestra di utilizzo decisamente stretta.
Dopo i piccoli aggiornamenti introdotti nell’arco delle prime gare, in Mercedes hanno lavorato sodo per portare uno sviluppo più radicale. Proprio a Miami è stata effettuata una comparazione sulla cremagliera dello sterzo che, complice una versione ancora non definitiva, non ha dato i frutti sperati. La nuova sospensione anteriore, inizialmente prevista per Baku, è poi stata posticipata proprio a Imola a causa di problemi legati alla produzione.
Oltre al cambio di filosofia ‘zero-pod’ con l’adozione di fiancate in stile Red Bull, sulla Mercedes 'versione B' verrà installato un nuovo fondo piatto per lavorare al meglio con la nuova conformazione aerodinamica. Alla già citata sospensione anteriore verrà associato un nuovo servosterzo, con l’obiettivo di migliorare la stabilità della monoposto e renderla più guidabile. Non ci saranno invece modifiche riguardo la sospensione posteriore, elemento comune con l’Aston Martin AMR23, poiché vincolata dall’omologazione.
A Montecarlo, in Mercedes dovranno quindi gestire una W14 B nuova sia per quanto riguarda la componete aerodinamica che meccanica. Inoltre il circuito cittadino, unico nel suo genere, non si presta alla raccolta dati per trovare una correlazione tra la pista, galleria del vento e CFD. Senza considerare il manto stradale irregolare e poco gommato che costringerà ad utilizzare assetti più estremi. Non bisogna tralasciare neppure il rischio di toccare un muretto e compromettere un nuovo componente aerodinamico.
D’altra parte le W14 B erano già in dirittura d’arrivo per Imola, ritornare alla vecchia configurazione avrebbe comportato un’ulteriore spreco di tempo e di costi. Anzi, sfruttando la pausa forzata, per Monaco il team potrebbe disporre di maggior parti di ricambio. Non bisogna neppure tralasciare che entrambi i piloti, nel corso dei primi GP, hanno lamentano una scarsa fiducia con la monoposto nelle fasi di frenata e inserimento curva. Quindi l’introduzione delle modifiche sull’avantreno potrebbero portare benefici immediati già sul tracciato monegasco.
La vera cartina tornasole sarà però il più probante Montmelò. Solamente il circuito alle porte di Barcellona, con i suoi rettilinei e le diverse tipologie di curve, potrà dare il verdetto definitivo sulla W14 B. Gran parte delle incognite verranno quindi dissipate con i dati raccolti sul tracciato spagnolo. Correlazioni alla mano, in Mercedes si deciderà se gli obiettivi della versione B sono stati centrati o meno.