Jacopo RubinoIl weekend del Gran Premio d'Australia questa volta è iniziato di mercoledì: a fare da antipasto la presentazione organizzata da Liberty Media nella Federation Square di Melbourne, situata a un paio di chilometri dal circuito dell'Albert Park dove si accenderanno i motori fra meno di 48 ore. I protagonisti sono stati i 20 piloti e i responsabili principal delle scuderie, scesi tutti insieme da un battello sul fiume Yarra. Quindi, una breve passerella per concedere autografi e foto ai tifosi, e la chiamata sul palco in piazza seguendo l'ordine del Mondiale Costruttori 2018.
Ad aprire la scena è stata quindi la Williams, con il rientrante Robert Kubica e il rookie George Russell, a cui hanno fatto seguito Toro Rosso, Alfa Romeo, Racing Point, McLaren, Haas (con il team principal Gunther Steiner in lieve ritardo), Renault, Red Bull e, ovviamente, Ferrari e Mercedes. Tante parole di rito, o comunque già sentite, con qualche piccola curiosità. Su tutte la scelta di Sebastian Vettel di battezzare la sua vettura 2019, la SF90, come "Lina": il tedesco continua così una piccola tradizione personale nata già ai tempi della Toro Rosso. La Ferrari SF71-H dello scorso anno, per la cronaca, era stata chiamata "Loria", la precedente SF70-H invece era "Gina".
Il più acclamato dal pubblico è stato probabilmente l'idolo di casa Daniel Ricciardo, nei nuovi colori Renault, mentre Lewis Hamilton, sempre molto attento al lato social, si è presentato sul palco immortalando il momento con il proprio smartphone. A fine evento, il presentatore Mark Webber ha scattato una foto di gruppo, pur ammettendo "di non aver mai usato un selfie stick".
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Qualche sorriso lo ha concesso come sempre Kimi Raikkonen, altro volto che i fans australiani hanno dimostrato di apprezzare. Alla domanda se l'obiettivo sia quello di chiudere ancora in top 3 come nel 2018, nonostante il passaggio in Alfa Romeo, il finlandese ha scherzato sul galà di fine stagione della FIA a cui non partecipava dal 2012: "Ci proveremo, ma sono sorpreso di quanto sia diventato noioso. Credevo fosse divertente. C'è la conferenza stampa, ma questo è peggio...". Parlando seriamente, Raikkonen ha più o meno espresso il concetto standard fra i piloti: "Possiamo fare solo del nostro meglio, dopo i test sembrano tutti vicini. Staremo a vedere, la macchina si è comportata piuttosto bene". Poi a parlare sarà (finalmente) la pista.