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Il Gran Premio d'Italia
sarà a Monza fino al 2031

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Test a Misano - 1° giorno
Egozi e Al Dhaheri i più veloci

Da Misano - Massimo Costa - Dutch Photo James Egozi, pilota Junior Red Bull, protagonista quest'anno di un buon campiona...

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Formula E

Maserati conferma la sua presenza
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Michele Montesano A meno di un mese dalla prossima stagione di Formula E, che prenderà il via il prossimo 7 dicembre con l’E...

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formula 1

Ufficializzato l'ingresso in F1
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Ora è ufficiale: General Motors entrerà nel Mondiale F1 a partire dal campionato 2026. Per due stagioni utilizzerà una power ...

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20 Giu [15:19]

L'incredibile caso della Toyota #7
Qui pro quo fatale per Kobayashi

Marco Cortesi

La Toyota di Kamui Kobayashi ritirata per uno… scambio di persona? Secondo quanto spiegato da Pascal Vasselon a Sportscar365, la frizione della TS050, a quanto pare troppo debole per affrontare degli start&stop completi, sarebbe stata “bruciata” anche a causa di un misunderstanding incredibile. Kobayashi, fermo in corsia box mentre aspettava il passaggio del gruppo con la safety car, ha visto Vincent Capillaire del team Algarve, che gli mostrava il pollice in segno di approvazione. E, visto il colore (arancio con striscia nera) della tuta di Capillaire, l’ha scambiato per un commissario, partendo col semaforo rosso.



Lo stop successivo, dopo aver compreso l'errore, ha compromesso la vettura, anche se rimane l’ironia di vedere un'auto progettata per correre 24 ore cadere vittima di qualche partenza e ripartenza. Specie quando, nel mondo reale, tali situazioni sono proprio il “pane” delle vetture ibride. Alla fine, anche da eventi come questo traspare l’approccio orientato al cento per cento della performance delle vetture LMP1 moderne, in cui si spinge al limite in ogni singolo dettaglio. Magari tralasciando la natura imprevedibile delle corse. E se al posto di un commissario ci fosse stato un incidente sul rettilineo con la necessità di fermarsi e ripartire, magari più volte?

D'altra parte, spicca la leggerezza di Capillaire, che ha attraversato la pit-lane senza che ce ne fosse la necessità per dare la sua approvazione ad un pilota di livello mondiale. Chissà cosa gli sarà saltato in mente. Su Facebook ha poi chiesto scusa. Rimane la validità del detto per cui chi si fa gli affari propri...