4 Ago [16:00]
Mercedes sulla strada giusta,
ma la W13 rimane enigmatica
Jacopo Rubino - XPB Images
Vera riscossa, o solo un insieme di elementi favorevoli? Questa è la domanda in casa Mercedes, dopo il weekend in Ungheria che ha visto la pole-position di George Russell in qualifica e il doppio podio in gara, come avvenuto sette giorni prima in Francia. Un ottimo bilancio, almeno per gli standard di questa stagione, ma il team principal Toto Wolff invita alla prudenza: "Dobbiamo essere attenti che non sia stato qualcosa specifico di Budapest a metterci nella finestra perfetta".
La W13, da chi l'ha realizzata, è sempre stata considerata un progetto dall'enorme potenziale (lo diceva anche il simulatore), ma fin qui non è stato possibile estrarlo appieno, e solo in certe condizioni. "Durante l'anno abbiamo preso strade che pensavamo potessero sbloccare il potenziale della macchina, e non è avvenuto. Qui abbiamo scelto una direzione diversa", ha rivelato il manager austriaco. A forza di tentativi, la Mercedes sembra far rendere maggiormente la propria monoposto. Ma è fondamentale comprendere perché.
Paradossalmente, il tracciato dell'Hungaroring alla vigilia non si presentava fra i più adatti alla Freccia d'Argento, così tortuoso e con l'asfalto sconnesso. La pole di sabato ha sorpreso tutti, persino il suo autore: "Dobbiamo capire come sia venuta fuori", aveva infatti rivelato a caldo Russell. Nelle prove libere la Mercedes aveva peraltro faticato parecchio ("probabilmente il venerdì peggiore della stagione", diceva il pilota inglese), ma poi, fra le altre cose, sono cambiate le temperature.
Anzi, adesso c'è il rimpianto del problema al DRS avuto in Q3 da Lewis Hamilton, costretto a partire settimo. "Avremmo potuto essere in gioco per la vittoria", ha commentato il sette volte iridato, protagonista di un grande recupero per chiudere in piazza d'onore, davanti al compagno. "All'inizio ho sofferto, ma via via mi sono sentito più a mio agio con la macchina", ha spiegato Hamilton, che nel secondo stint con gomme medie è stato spesso il più veloce in pista.
Dopo la pausa estiva, la ripartenza della Formula 1 da Spa servirà quindi a certificare l'effettiva crescita tecnica della scuderia iridata in carica. "Ci manca ancora qualcosa rispetto a Red Bull e Ferrari, ma adesso almeno siamo nella stessa gara", ha insistito Wolff. Seppur il primo successo del 2022 si faccia attendere, il recente ruolino di marcia è quasi da Mondiale: dal round di Baku la Mercedes ha ottenuto 143 punti, contro i 152 della leader Red Bull. Gli assi nella manica sono stati l'affidabilità e la capacità di raccogliere, quasi sempre, il massimo possibile.
Ora la Ferrari è distante solo 30 lunghezze, ma a Wolff sembra interessare poco: "Il secondo o terzo posto nei Costruttori non è così rilevante, rispetto a lottare davvero al vertice e a sviluppare la macchina per poter vincere con merito". L'idea di superare la Rossa in classifica, solo qualche settimana fa, sembrava comunque fantascienza.