Jacopo RubinoL'Alpine ha deciso di schierare il suo giovane pupillo Oscar Piastri nei rookie test di Abu Dhabi, in programma la prossima settimana. Per l'australiano non sarà il debutto assoluto su una Formula 1, avendo già effettuato sessioni private con vecchie monoposto Renault, ma con la la A521 guiderà la prima volta con un modello del campionato in corso. "Sarà quasi il primo giorno di lavoro in vista del prossimo anno, quando sarò riserva della squadra", ha evidenziato Piastri: lo attende infatti un
2022 da terzo pilota, ruolo che include ovviamente gli impegni al simulatore. Meno di quanto avrebbe meritato.
La splendida stagione in Formula 2, in cui è vicinissimo a centrare il titolo all'esordio (in scia a quelli del 2019 in Formula Renault Eurocup e del 2020 in F3), non è infatti bastata a ottenere il salto diretto sulla griglia del Mondiale, a differenza di Guanyu Zhou che, grazie a una corposa dote economica, andrà in Alfa Romeo Racing sganciandosi proprio dal vivaio Alpine.
"Ogni giornata su una F1 è abbastanza speciale, ma guidare la macchina attuale insieme agli altri piloti, in un contesto relativamente competitivo, sarà davvero bello", si consola per adesso Piastri. Marcin Budkowski, direttore esecutivo della squadra di Enstone, ha però promesso: "Allestiremo per lui un programma di prove dedicato, per garantirgli di crescere. Lo supporteremo ben al di là di portarlo alle gare come terzo pilota".
Ma anche per il 2023 la promozione a titolare non è certo scontata: Esteban Ocon è sotto contratto fino al 2024, Fernando Alonso ancora motivatissimo. "Se non ci fosse un sedile libero in Alpine sono certo che troveremo una soluzione per fargli guidare una F1 e mantenerlo legato a noi", ha replicato Budkwoski. Si rischia altrimenti di sprecare un vero talento.