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12 Nov [20:54]

Sakhir – Gara
Buemi-Hartley-Hirakawa campioni
Titolo al cardiopalma per Ferrari in GT

Michele Montesano - XPB Images

Il Toyota Gazoo Racing Team ha festeggiato i due titoli del FIA WEC dominando la 8 Ore del Bahrain. Sul tracciato di Shakir, il costruttore nipponico ha dato una vera e propria dimostrazione di forza conquistando il suo quinto titolo iridato. Meno scontata la lotta per la classifica piloti che ha visto gli equipaggi del team giapponese scontrarsi contro l’equipaggio Alpine. A spuntarla sono stati Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, mentre ai campioni uscenti Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez è toccato l’onore della vittoria. Ferrari ancora sul tetto del mondo in classe LMGTE Pro, grazie ad Alessandro Pier Guidi e James Calado che hanno conquistato il loro terzo iride con un finale al cardiopalma (nella foto sotto).



Il Bahrain si è confermato ancora una volta un feudo Toyota che, sul circuito di Shakir, ha ottenuto la sua sesta vittoria nel FIA WEC. Le GR010 Hybrid sono state imprendibili fin dalla partenza con Buemi che ha preso subito le redini della gara. È poi toccato al poleman Hartley rilevare il volante dallo svizzero ma, a metà gara, proprio il neozelandese è stato sopravanzato dal più veloce Conway. Le Toyota hanno proseguito in tandem ottenendo la terza doppietta stagionale con Conway, Kobayashi e Lopez che hanno preceduto di 45 secondi i neo campioni Buemi, Harley e Hirakawa.

Partita dalla seconda posizione, nelle prime fasi di gara la Peugeot 9X8 di Paul di Resta è riuscita a insidiare la Toyota GR010 Hybrid di Buemi. Ma, dopo pochi giri, si è tornati alla realtà con lo scozzese che ha dovuto cedere il passo a Lopez. Poi, entrati nella seconda ora, sono ricomparsi i soliti problemi di gioventù su entrambe le 9X8. Così come accaduto a Monza e al Fuji, i piloti sono stati costretti più volte a fermarsi a bordo pista per resettare il sistema elettronico che gestisce il cambio. L’Hypercar francese di Loïc Duval, Gustavo Menezes e Nico Muüller ha concluso la 8 Ore del Bahrain al quarto posto ma staccata di 4 giri dalle Toyota. Costretta al mesto ritiro la 9X8 di Jean-Eric Vergne, Mikkel Jensen e di Resta.



È terminato con il gradino più basso del podio l’ultima gara della LMP1 griffata Alpine. Allo spegnimento dei semafori Nicholas Lapierre ha guadagnato di cattiveria il terzo posto, salvo poi ricedere la posizione a di Resta. Nulla hanno potuto André Negrão e Matthieu Vaxiviere, la ex Rebellion R13 non è mai stata in grado di impensierire le Toyota. Solamente le noie elettriche che hanno rallentato le Peugeot 9X8, hanno permesso al team francese di mandare in pensione la loro LMP1 con un ultimo podio. Alpine si prenderà un anno sabbatico dal WEC per poi ripresentarsi nel 2024 con la nuovissima LMDh.



Il Team Jota ha conquistato il suo primo titolo in LMP2 (nella foto sopra). Ad Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzales è stato sufficiente il terzo posto per laurearsi campioni del mondo. Una stagione da incorniciare per la squadra inglese che quest’anno ha conquistato anche la 24 Ore di Le Mans. L’ultima vittoria del campionato è andata invece a Sean Gelael, Robin Frijns e René Rast. Dopo un avvio in sordina, l’equipaggio del team WRT è uscito allo scoperto sulla distanza prendendo il comando delle operazioni allo scoccare della terza ora senza più mollarlo.

Decisamente più vivace la lotta per il secondo posto che ha visto numerosi avvicendamenti. Alla fine a spuntarla è stata l’Oreca dello United Autosports di Alex Lynn, Oliver Jarvis e Josh Pierson. Grande rammarico per il Team Prema che, grazie ad una strategia perfetta, era riuscito a risalire in zona podio. Purtroppo uno splash negli ultimi minuti ha relegato Robert Kubica, Louis Deletraz e il nostro Lorenzo Colombo al quarto posto.



Vittoria e campionato di classe LMP2 ProAm per Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e François Perrodo (nella foto sopra). Dopo aver trionfato nella passata stagione in LMGTE Am, l’equipaggio di AF Corse ha centrato l’obiettivo al debutto nei prototipi. I piloti ufficiali Ferrari hanno mantenuto un ritmo forsennato nei rispettivi stint battendo l’agguerrita concorrenza del team Ultimate e dell’Algarve Pro Racing.

L’ultima gara della LMGTE Pro ha visto, come da tradizione, un intenso duello fra Ferrari e Porsche. Se le 911 RSR hanno subito impostato il ritmo nelle prime fasi di gara, non si è fatta attendere la risposta delle 488 GTE gestire da AF Corse. Allo start il poleman Gianmaria Bruni ha lasciato subito il passo a Kevin Estre. È toccato ad Antonio Fuoco ricoprire il ruolo di lepre superando in sequenza le 2 Porsche, in crisi di gomme, per istallarsi in prima posizione. Mentre Calado ha approfittato della Full Course Yellow, richiamata per liberare il circuito dalla carcassa dello pneumatico perso dalla Ferrari di Franck Dezoreux, per effettuare la sosta ai box e uscire al comando.



La livrea celebrativa non ha portato fortuna alle Porsche 911 del Manthey Racing che, dopo la prima ora di gara, hanno subito un netto crollo prestazionale. Le GT di Zuffenhausen sono state sopravanzate anche dalla Corvette C8R di Nick Tandy e Tommy Miller. La Ferrari di Pier Guidi e Calado sembrava lanciatissima verso la vittoria e la conferma del titolo quando, a un’ora e mezza dalla fine, un problema al cambio ha fatto sprofondare la 488 GTE in quinta e ultima posizione di classe. Tuttavia il terzo e il quarto posto finale delle due Porsche non è stato sufficiente per sottrarre il titolo all’equipaggio Ferrari. Miguel Molina e Fuoco (nella foto sopra) hanno completato la festa di Maranello ottenendo l’ultima vittoria della classe LMGTE Pro. Per Ferrari è ora il tempo di voltare pagina. Chiuso il capitolo 488 GTE, è ora il tempo di concentrare gli sforzi sull’Hypercar 499P recentemente svelata a Imola.



Doppietta delle Porsche Project 1 in LMGTE Am. Il nostro Matteo Cairoli ha trainato i compagni di squadra Mikkel Pedersen e Nicolas Leutwiler seguiti dalla 911 RSR di PJ Hyett, Ben Barnicoat e Gunnar Jeanette. Dopo aver condotto la gara per la maggior parte del tempo, a 90 minuti dal termine le Iron Dames si sono viste sottrarre la prima posizione proprio da Cairoli. Rahel Frey, Michelle Gatting e Sarah Bovy hanno così concluso l’avventura con la Ferrari 488 GTE sul gradino più basso del podio.

Il quarto posto è stato sufficiente a Ben Keating e Marco Sorensen, in equipaggio con Henrique Chaves, per laurearsi campioni in LMGTE Am (nella foto sopra). La squadra Aston Martin del TF sport si è limitata a gestire le 8 ore di gara concludendo proprio davanti ai diretti contendenti al titolo Paul Dalla Lana, David Pittard e Nicki Thiim del NorthWest AMR.

Sabato 12 novembre 2022, gara

1 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota GR010-Hybrid) - Toyota - 245 giri
2 - Buemi/Hirakawa/Hartley (Toyota GR010-Hybrid) - Toyota - 45"471
3 - Negrão/Lapierre/Vaxiviere (Alpine A480-Gibson) - Alpine - 2 giri
4 - Duval/Menezes/Muller (Peugeot 9X8) - Peugeot - 4 giri
5 - Gelael/Frijns/Rast (Oreca 07-Gibson) - WRT - 8 giri
6 - Lynn/Jarvis/Pierson (Oreca 07-Gibson) - United Autosports - 8 giri
7 - Gonzalez/da Costa/Stevens (Oreca 07-Gibson) - Jota - 9 giri
8 - Kubica/Deletraz/Colombo (Oreca 07-Gibson) - Prema - 9 giri
9 - Andrade/Habsburg/Nato (Oreca 07-Gibson) - Realteam WRT - 9 giri
10 - Hanson/Owen/Albuquerque (Oreca 07-Gibson) - United Autosports - 9 giri
11 - Rasmussen/Jones/Aberdein (Oreca 07-Gibson) - Jota - 9 giri
12 - Wadoux/Chatin/Milesi (Oreca 07-Gibson) - Richard Mille - 10 giri
13 - Van der Zande/Cullen/Bourdais (Oreca 07-Gibson) - Vector - 10 giri
14 - Perrodo/Nielsen/Rovera (Oreca 07-Gibson) - AF Corse - 10 giri
15 - J.Lahaye/M.Lahaye/Heriau (Oreca 07-Gibson) - Ultimate - 10 giri
16 - Thomas/Allen/Binder (Oreca 07-Gibson) - Algarve Pro - 10 giri
17 - Fuoco/Molina (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 14 giri
18 - Milner/Tandy (Chevrolet Corvette C8.R) - Corvette - 15 giri
19 - Estre/Christensen (Porsche 911 RSR) - Porsche GT Team - 15 giri
20 - Bruni/Lietz (Porsche 911 RSR) - Porsche GT Team - 15 giri
21 - Pier Guidi/Calado (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 18 giri
22 - Konopka/Beche/Bradley (Oreca 07-Gibson) - ARC Bratislava - 18 giri
23 - Cairoli/Pedersen/Leutwiler (Porsche 911 RSR) - Project 1 - 19 giri
24 - Hyett/Jeannette/Barnicoat (Porsche 911 RSR) - Project 1 - 19 giri
25 - Frey/Gatting/Bovy (Ferrari 488 GTE Evo) - Iron Dames - 19 giri
26 - Keating/Chaves/Sorensen (Aston Martin Vantage AMR) - TF Sport - 19 giri
27 - Dalla Lana/Pittard/Thiim (Aston Martin Vantage AMR) - Northwest - 19 giri
28 - Wainwright/Pera/Barker (Porsche 911 RSR) - GR Racing - 19 giri
29 - Flohr/Castellacci/Cassidy (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 19 giri
30 - Ried/Priaulx/Tincknell (Porsche 911 RSR) - Dempsey-Proton - 19 giri
31 - Schiavoni/Cressoni/Fisichella (Ferrari 488 GTE Evo) - Iron Lynx - 20 giri
32 - Hoshino/Fujii/Fagg (Aston Martin Vantage AMR) - D'Station - 20 giri
33 - Mann/Ulrich/Vilander (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 20 giri
34 - Poordad/Lindsey/Heylen (Porsche 911 RSR) - Dempsey-Proton - 21 giri
35 - Dezoteux/Ragues/Aubry (Ferrari 488 GTE Evo) - Spirit of Race - 21 giri

Giro più veloce: Brendon Hartley 1'46"800

Ritirati
Smiechowski/Brundle/Gutierrez (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol
Di Resta/Jensen/Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot

Il campionato LMH
1.Buemi/Hirakawa/Hartley 149 punti; 2.Negrão/Lapierre/Vaxiviere 144; 3.Conway/Kobayashi/Lopez 133.

Il campionato LMP2
1.Gonzalez/da Costa/Stevens 137 punti; 2.Gelael/Frijns 116; 3.Jarvis/Pierson 113.

Il campionato LMP2 ProAm
1.Perrodo/Nielsen/Rovera 177 punti; 2.Thomas/Allen/Binder 154; 3.J.Lahaye/M.Lahaye/Heriau 129.

Il campionato LMGTE Pro
1.Pier Guidi/Calado 135 punti; 2.Estre/Christensen 132; 3.Fuoco/Molina 131.

Il campionato LMGTE Am
1.Keating/Sorensen 141 punti; 2.Dalla Lana/Pittard/Thiim 118; 3.Chaves 113.
LP Racing