Michele Montesano
L’ultima qualifica della stagione 2024 del FIA WEC si è chiusa nel segno di Toyota. Le GR010 Hybrid LMH si sono rivelate velocissime sul circuito di Sakhir monopolizzando la prima fila della 8 Ore del Bahrain. Autore del miglior crono, Brendon Hartley ha inoltre regalato il punto della pole alla Toyota che ha, così, accorciato il distacco nei conforti della Porsche nella lotta per il titolo costruttori. Proprio le LMDh di Zuffenhausen, complice un BoP sfavorevole, sono parse decisamente in ombra sul tracciato del Bahrain.
Dopo aver siglato il quarto crono nella prima sessione di qualifica, Hartley è stato il più rapido nella Hyperpole. L’alfiere della Toyota è stato l’unico a scendere sotto il muro del 1’47” stampando il riferimento in 1’46”714. In testa al termine della prima sessione, Nyck de Vries non è riuscito a ripetersi terminando la qualifica al secondo posto, per appena tre decimi rispetto al compagno di squadra. Con nove punti di scarto nei confronti di Porsche, nella classifica costruttori, Toyota proverà a capitalizzare al meglio la prima fila.
Ottima prestazione da parte di Antonio Giovinazzi. Per soli 43 millesimi l’alfiere della Ferrari non è riuscito a frapporsi tra le due Toyota. Alle spalle del pugliese troviamo, a sorpresa, Neel Jani. Lo svizzero del Proton Competition è risultato il più veloce tra i piloti Porsche dividendo, inoltre, le due Ferrari 499P. Infatti scatterà dalla quinta piazzola Antonio Fuoco che, nel corso delle ultime prove libere, ha dovuto fermare la sua vettura per un problema al cablaggio del motore elettrico.
Solamente sesto il leader di campionato Kevin Estre. A otto decimi dal poleman, il portacolori del Penske Motorpsort ha preceduto il compagno di squadra Matt Campbell e la Porsche del team Jota portata in pista da Norman Nato. A completare la top 10 le BMW M Hybrid V8 di Dries Vanthoor e Robin Frijns, quest’ultimo decisamente più attardato per aver commesso un errore nel suo ultimo tentativo.
Per poco più di un decimo sia Oliver Rasmussen, al volante della Porsche 963 LMDh del Jota, che il portacolori della Ferrari 499P di AF Corse Yifei Ye sono stati esclusi dalla Hyperpole. Sfortunato anche Alex Lynn. Inizialmente invischiato nel traffico, il pilota della Cadillac non è riuscito ad andare oltre il tredicesimo crono. Qualifica difficile per l’Alpine: quattordicesimo Ferdinand Habsburg, mentre Mick Schumacher ha commesso un errore nel suo ultimo tentativo precipitando a fondo gruppo.
Veloci nelle ultime prove libere, le Peugeot sono inesorabilmente scivolate in fondo alla classifica. Solamente quindicesimo Paul di Resta, mentre Jean-Eric Vergne ha chiuso con il diciassettesimo crono salvo poi vedersi cancellare il tempo per infrazione tecnica. A istallarsi alle spalle della prima 9X8 LMH ci ha pensato Daniil Kvyat, autore del sedicesimo tempo con la Lamborghini SC63 LMDh.
Dominio targato McLaren in LMGT3. Le due 720S Evo GT3 del team United Autosports hanno dominato la sessione monopolizzando la prima fila. Josh Caygill è stato costantemente in cima alla classifica sia nella prima sessione che nella Hyperpole. Il britannico ha staccato un crono di 2’02”201 regalando la prima pole nel WEC alla McLaren. Doppietta per lo United Autosports grazie a James Cottingham che, per soli due millesimi, si è fermato alle spalle del compagno di squadra.
Secondo nella prima sessione, François Heriau è riuscito a stampare il terzo crono con la Ferrari 296 GT3. Il francese ha avuto la meglio sulla Lamborghini Huracán portata in pista da Sarah Bovy. La Iron Dames ha chiuso davanti alla Porsche 911 del fresco campione Alex Malykhin che si è assicurato, così, la partenza dalla quinta piazza. A seguire Ian James, al volante dell’Aston Martin dell’Heart of Racing, e Thomas Flohr sull’altra Ferrari di AF Corse.
Per la seconda gara consecutiva, dopo la 6 Ore del Fuji, entrambe le Corvette Z06 GT3.R sono riuscite ad accedere alla Hyperpole. Tom Van Rompuy, ottavo al traguardo, ha infatti preceduto Hiroshi Koizumi il quale ha avuto la meglio sulla Lexus RC F di Arnold Robin. Fuori dalla top 10 entrambe le BMW M4 GT3 del team WRT così come le due Ford Mustang del Proton Competition. A chiudere lo schieramento è stato l’alfiere dell’Iron Lynx Claudio Schiavoni.
Venerdì 1° novembre 2024, qualifica
1 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'46"714
2 - Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1'47"037
3 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'47"080
4 - Jani-Andlauer-Tincknell (Porsche 963) - Proton - 1'47"234
5 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'47"527
6 - Estre-Lotterer-L. Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1'47"542
7 - Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 1'47"630
8 - Stevens-Ilott-Nato (Porsche 963) - Jota - 1'47"950
9 - Marciello-Wittmann-D.Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'47"970
10 - Frijns-Rast-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'54"564
11 - Button-Hanson-Rasmussen (Porsche 963) - Jota - 1'48"263
12 - Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'48"282
13 - Bamber-Lynn-Bourdais (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'48"466
14 - Gounon-Habsburg-Chatin (Alpine A424) - Alpine - 1'48"534
15 - Di Resta-Duval-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'48"552
16 - Bortolotti-Mortara-Kvyat (Lamborghini SC63) - Lamborghini - 1'48"555
17 - Milesi-Schumacher-Vaxiviere (Alpine A424) - Alpine - 1'48"796
18 - Jensen-Müller-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - Senza Crono
19 - Caygill-Pino-Sato (McLaren 720S) - United AS - 2'02"201
20 - Cottingham-Costa-Saucy (McLaren 720S) - United AS - 2'02"203
21 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 2'02"367
22 - Bovy-Frey-Gatting (Lamborghini Huracan) - Iron Dames - 2'02"636
23 - Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 2'02"642
24 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Heart - 2'02"949
25 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 2'03"033
26 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 2'03"125
27 - Koizumi-Baud-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 2'03"176
28 - Robin-Laursen-K.van der Linde (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 2'03"269
29 - Mateu-Bastard-Sorensen (Aston Martin Vantage) - D'Station - 2'03"763
30 - Leung-Gelael-Farfus (BMW M4) - WRT - 2'03"785
31 - Al Harthy-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 2'03"797
32 - Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 2'03"975
33 - Roda-Levorato-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 2'04"315
34 - Hardwick-Robichon-Barker (Ford Mustang) - Proton - 2'04"606
35 - Kimura-Masson-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 2'04"772
36 - Schiavoni-Cressoni-Cairoli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 2'05"237