18 Dic 2005 [13:53]
Telethon ad Adria: il successo sono i 50.000 euro ricavati
La 24 Ore Telethon 2005 è stata vinta dall’equipaggio Pianeta Tre dopo 679 tornate. Numeroso il pubblico, attratto nel grande paddock coperto dell’autodromo di Adria dalla presenza di circa duecento tra campioni dello sport e personaggi dello spettacolo, suddivisi tra ventisei Mitsubishi Lancer Evo VIII. Una partecipazione che, unita allo sforzo del comitato organizzatore, ha prodotto la bellezza di 50.000 euro interamente devoluti alla ricerca scientifica contro le malattie genetiche.
Pianeta Tre si è affermato grazie ad una strategia consistente, attuata fin dai primissimi giri, che ha permesso al team di collocarsi costantemente ai piani alti della classifica. A contendere la vittoria finale ci hanno provato soprattutto Lico by Startpoint, capitanato da Emanuele Naspetti, e Durango 3, anche grazie ad un Arturo Merzario in forma splendida. Ma se Lico ha coronato la gara con la piazza d’onore, Durango 3, alla fine, ha dovuto accontentarsi del sesto posto nonostante le ottime prove dei sempre velocissimi Thomas Biagi e Luca Filippi. Così il podio è stato completato da Privati 3, di cui facevano parte anche Jury Chechi e Stefano Tacconi, che si è avvantaggiato della penalità di 25 secondi inflitta all’equipaggio di casa Città di Adria cui è stato contestato un sorpasso con bandiere gialle proprio nelle battute finali. Un dato che comunque non pare intaccare la prova complessivamente positiva dell’equipe capitanata dell’campione italiano di rally Arnaldo Cavallari. Gran botta per Paolo Maria Nocera, vice campione italiano di Formula Tre, andato duramente a muro nel corso della notte. Al giovane laziale, in squadra tra gli altri col driver di Formula 3000 Julien De Magryes, resta comunque la soddisfazione del giro più veloce. Gara difficile per Ciclisti, il team guidato da Davide Cassani e Gilberto Simoni che è rimasto attardato in un contatto durissimo con Lico 1, la squadra di Fabio Babini. La Mitsu del driver Maserati, nonostante gravissimi danni, ha comunque salutato la bandiera a scacchi con un onorevole settimo posto.