Jacopo Rubino - XPB ImagesL'ufficialità, puntuale, è arrivata: Fernando Alonso nel 2021 tornerà a correre in Formula 1, e tornerà con la Renault, il team dei suoi due titoli festeggiati nel 2005 e 2006. I sentori di un accordo, biennale, c'erano
già da alcune settimane. Lo spagnolo, alla soglia delle 40 primavere, sarà ancora al via della categoria regina dopo una pausa di due stagioni in cui si è dedicato ad altre sfide: l'endurance, la Dakar, e ad agosto il terzo tentativo alla 500 Miglia di Indianapolis, per centrare la fatidica "Triple Crown". Ma il richiamo della F1 è rimasto irresistibile.
"La Renault è la mia famiglia, qui ci sono i miei migliori ricordi in F1 con i due titoli, ma adesso guardo avanti. È un grande motivo di orgoglio, un'immensa emozione tornare nella squadra che mi ha permesso di iniziare la mia carriera. Ho ambizioni in linea con il progetto", ha raccontato l'asturiano, che avrà in Esteban Ocon il suo futuro compagno di box. "I progressi durante l'inverno danno credibilità agli obiettivi per il 2022: il team vuole il podio e ha mezzi per raggiungerlo, così come me".
La casa francese, ad oggi, resta lontana dall'impensierire Mercedes, Red Bull e Ferrari, ma Alonso non sarà di nuovo al via solo per fare numero: e stando alle sue parole, potrebbe tentare di arrivare a quota 100 podi. Ora sono 97 in 314 Gran Premi, 32 dei quali vinti. Per lui sarà la terza parentesi come alfiere della Losanga, dove tornò già nel biennio 2008-2009 dopo la complicata esperienza in McLaren al fianco di Lewis Hamilton, e prima di cominciare l'avventura ferrarista e il periodo-bis in McLaren. Non bisogna poi dimenticare la rivoluzione regolamentare all'orizzonte, che potrebbe mutare gli equilibri in pista.
"La firma di Fernando Alonso rientra nel piano del Gruppo Renault di continuare l'impegno in F1 e di tornare al vertice. La sua presenza sarà fantastica a livello sportivo, ma anche per un marchio a cui è molto legato", ha sottolineato il team principal Cyril Abiteboul. C'era bisogno di un altro nome di forte richiamo per sostituire Daniel Ricciardo, e secondo Abiteboul "porterà una cultura vincente per affrontare gli ostacoli".
L'operazione, benedetta dal nuovo amministratore delegato, l'italiano Luca De Meo in carica dal 1° luglio, avrà sicuri benefici anche a livello commerciale, ma spegne le speranze di promozione immediata degli junior Guanyu Zhou e Christian Lundgaard, ora al via della F2. Il cinese, venerdì scorso in Austria, si è distinto con una pole-position strepitosa.